Rue. 14 al giorno le domande allo sportello. Gli architetti chiedono più tempo
Se il tema, come comprensibile, è piuttosto tecnico, non si presentano solo i tecnici alla sala aperta in via Rosaspina dal Comune per far prendere visione ai cittadini delle novità introdotte da Psc e Rue. In nove giorni sono state 125 – per una media di 13- 14 al giorno – le persone che qui sono entrate per chiedere un’informazione sui nuovi Psc e Rue: la metà sono privati cittadini. Possono sembrare poche persone, ma bisogna considerare che la sala è aperta per due ore per due mattine a settimana più un pomeriggio, e che la posizione dell’ufficio non è centralissima. Ma cosa chiedono soprattutto i cittadini? Spiega l’Architetto Alberto Fattori, dirigente del Comune di Rimini e uno degli artefici del nuovo Rue: “Aiutiamo i cittadini a capire quali sono le nuove possibilità per ristrutturare, ampliare, o costruire secondo le nuove regole. C’è una particolare attenzione per il comparto turistico e per il centro storico. Una delle novità più importanti attraverso il Rue è il fatto che finalmente si consente il frazionamento delle unità immobiliari. Questo consentirà di dare uno stop a uno dei motivi dello spopolamento del centro storico: ovvero il fatto che gli appartamenti sono molto ampi e i costi di ristrutturazione alti. In questo modo si favorirà l’arrivo in centro di nuove famiglie, giovani coppie e studenti”.
C’è poi tutto il tema degli incentivi per la riqualifica per la sicurezza sismica e per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Di stringente attualità il tema dei gazebo con l’autorizzazione in base a un vecchio regolamento comunale, ma ora sigillati. I sigilli, qualche giorno fa, al maxi gazebo di un hotel di Marina centro che pure per la struttura aveva l’autorizzazione, avevano portato gli albergatori a chiedere incontri chiarificatori al Comune sul Rue. Su questo spiega l’assessore Fattori: “La normativa sul tema è chiara. Il fatto è che le autorizzazioni in passato sono state rilasciate in base a un vecchio regolamento comunale. Adesso siamo in un periodo di salvagurdia. Vige sia il piano regolatore, ma ci sono i nuovi regolamenti da rispettare: vale la norma più restrittiva. La normativa di Rue è intervenuta e d’ora in avanti chi vorrà chiedere autorizzazioni per gazebo e tende dovrà rispettare il Rue. Caso diverso per le strutture già realizzate sulla base delle autorizzazioni precedenti. Quella è una cosa particolare, da esaminare caso per caso, situazione per situazione”.
C’è tempo fino al 30 giugno per presentare le famose osservazioni a Psc e Rue. In teoria. Sì perchè le categorie, dopo l’elezione del nuovo sindaco, stanno continuando a chiedere una proroga per la presentazione delle osservazioni, dai 60 giorni previsti ad almeno 120. Lo ribadisce anche oggi il presidente dell’ordine degli architetti Ricci: ritenendo necessario più tempo per il confronto, vista anche l’approvazione, dice, avvenuta in tempi molto brevi.
(NewsRimini.it)