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Bellaria Igea Marina Cronaca

Nasconde in casa 100.000 euro prima del coma. La famiglia li recupera dopo furto

In foto: Aveva nascosto in casa i risparmi di una vita prima di finire in coma: la famiglia li ha recuperati dopo che è avvenuto un furto, il 30 maggio scorso. I soldi erano stati nascosti in un doppio fondo, ricavato dalla testata di un letto dal padre di famiglia, un bellariese di mezza età, che da alcuni mesi è ricoverato in ospedale dopo un grave incidente.
Aveva nascosto in casa i risparmi di una vita prima di finire in coma: la famiglia li ha recuperati dopo che è avvenuto un furto, il 30 maggio scorso. I soldi erano stati nascosti in un doppio fondo, ricavato dalla testata di un letto dal padre di famiglia, un bellariese di mezza età, che da alcuni mesi è ricoverato in ospedale dopo un grave incidente.
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ven 10 giu 2011 12:36 ~ ultimo agg. 00:00
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La moglie, che dell’esistenza di quel nascondiglio segreto in casa ha scoperto dopo il furto, al marito aveva anche tenuto nascosto il fatto, per non turbarlo. E comunque, quando ha sporto denuncia la prima volta, la donna non si è preoccupata molto, perchè pensava che al massimo lì dentro ci fossero poche migliaia di euro. Nel doppio fondo della testata del suo letto di casa il consorte, ha saputo poi, aveva invece nascosto 100mila euro: i risparmi di una vita, prelevati in banca alcuni anni fa. Se non l’aveva detto alla moglie, il sospetto, molto fondato dicono gli inquirenti, è che l’uomo, che è stato anche in coma e sottoposto a terapie farmacologiche pesanti, abbia rivelato del nascondiglio a qualche parente o amico stretto che lo era andato a trovare in ospedale e che poi si sarebbe introdotto in casa. Sono stati gli uomini della squadra mobile dopo un sopralluogo a trovare il denaro, che oggi è stato riconsegnato ai familiari. Di certo, nell’appartamento sono state trovate delle tracce, che hanno portato a ritrovare il bottino: non in casa, ma nei pressi del condominio della famiglia. La porta, poi, non sarebbe stata forzata. Non hanno voluto dare maggiori dettagli sul ritrovamento gli inquirenti: proprio analizzandone alcuni elementi si arriverà a scoprire il ladro. Luciano Baglioni, della squadra mobile di Rimini, si dice convinto che “basteranno alcuni giorni per raccogliere gli elementi utili a denunciare in stato di libertà il responsabile”.

Non è escluso che a questo punto il colpevole si presenti spontaneamente, decidendo di rivelare da sè il finale del giallo.

(NewsRimini.it)