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Provincia Turismo

Mussoni (Oasi): non si torni a ragionare sul diritto di superficie

In foto: Il diritto di superficie non è il modo migliore per risolvere il problema della regolazione delle concessioni demaniali marittime. Questa è la posizione del presidente di Oasi Confartigianato Mussoni che auspica l'apertura in tempi rapidi di un tavolo di concertazione con Governo, regioni e categorie.
Il diritto di superficie non è il modo migliore per risolvere il problema della regolazione delle concessioni demaniali marittime. Questa è la posizione del presidente di Oasi Confartigianato Mussoni che auspica l'apertura in tempi rapidi di un tavolo di concertazione con Governo, regioni e categorie.
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ven 17 giu 2011 15:25 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo Mussoni col diritto di superficie si rischierebbe di avere sulla spiaggia due concessionari, uno che si occupa del noleggio delle attrezzature, l’altro che vanta un diritto sull’area con presenza di manufatti. Situazione che sul litorale Adriatico, dove è marginale per l’impresa il noleggio delle cabine, creerebbe uno squilibrio fra costi della concessione e introiti.

La nota stampa

A proposito di notizie che si rincorrono e che ci preoccupano, riguardanti l’intenzione di rimettere in gioco il tema del diritto di superficie a proposito della regolazione delle concessioni demaniali marittime, vogliamo tornare a ribadire la nostra posizione assolutamente contraria a tale indirizzo.

La nostra posizione in merito è risaputa, siamo convinti che non sia la strada per dare un quadro equilibrato alla gestione del litorale, particolarmente di quello adriatico.

Proviamo ad esporre una ragione fra quelle che ci conducono a questo parere.

Si rischierebbe addirittura di avere sulla spiaggia due concessionari, uno che si occupa del noleggio delle attrezzature dedicate all’ombreggio, l’altro che vanta un diritto sull’area con presenza di manufatti.

Il litorale adriatico è organizzato in modo che sia marginale per l’impresa il noleggio delle cabine, con la conseguenza di un approccio squilibrato fra costi della concessione e introiti.

Ai costi per un’area non remunerativa si aggiungerebbe l’ulteriore frammentazione nella gestione dell’arenile.

Questa ed altre sono le ragioni che ci ispirano un giudizio negativo sull’utilizzo del diritto di superficie. Ci auguriamo quindi che non ci sia alcun tentativo di rimetterlo in gioco.

L’unica cosa che deve accadere e che sia presto convocato il tavolo di concertazione con il Ministro Fitto, le Regione e le Associazioni di categoria, per arrivare ad una soluzione nell’interesse del turismo e degli operatori.

Giorgio Mussoni

Presidente OASI Confartigianato