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Mediaconciliazione. Per protesta il 23/6 gli avvocati si astengono da udienze

In foto: Prosegue la protesta dell’avvocatura contro l'obbligatorietà della mediaconciliazione.
Prosegue la protesta dell’avvocatura contro l'obbligatorietà della mediaconciliazione.
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sab 18 giu 2011 14:24 ~ ultimo agg. 00:00
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L’Oua riminese, nell’annunciare per il 23 giugno l’astensione dalle udienze, fa propria la delibera dell’Ordine degli avvocati di Firenze che invita i giudici, su istanza delle parti, alla disapplicazione dell’obbligatorietà e invita tutti gli avvocati ad eccepire la questione di incostituzionalità in tutti i processi ordinari interessati alla media conciliazione.

La nota stampa dell’OUA

La ferma protesta dell’avvocatura contro la obbligatorietà della mediaconciliazione prosegue con l’astensione dalle udienze per il prossimo 23 giugno.
”La mediaconciliazione e’ stata rinviata dal Tar Lazio alla Corte Costituzionale perché il Tar stesso ha rilevato come manifestamente non infondate le questioni di incostituzionalita’.
In ogni caso l’avvocatura non può tacere il contrasto della legge italiana sulla mediaconciliazione con la normativa europea; perché è costosa per i cittadini, perché condiziona il successivo giudizio e perché i tempi sono troppo lunghi. In sintesi perché limita l’accesso alla giustizia per i cittadini”.
Non si può poi tacere che la legislazione vigente già prevede il tentativo di conciliazione sia davanti al giudice di pace che davanti al tribunale ordinario così come nella giustizia tributaria.
L’Oua riminese, ancora una volta, esprime la propria protesta contro la svendita di un servizio pubblico, costituzionalmente garantito, come la giustizia civile, a società di capitali che non garantiscono i requisiti di trasparenza, di capacità professionali e rigore morale.
Per questo l’OUA riminese e dell’Emilia Romagna non solo fa propria la delibera dell’Ordine degli avvocati di Firenze che invita i giudici, su istanza delle parti, alla disapplicazione dell’obbligatorietà, ed invita tutti gli avvocati ad eccepire la questione di incostituzionalità in tutti i processi ordinari interessati alla media conciliazione.
Dunque il 23 giugno faremo un’altra giornata di astensione dalle udienze per dire ai cittadini che gli avvocati rimangono al loro fianco per difendere i loro diritti e per impedire la svendita a interessi privati del diritto alla giustizia. La rottamazione della giustizia civile, che non ha riscontro in alcun Paese Europeo non può avere ingresso in Italia.

Vedi in proposito la puntata di Diritto e Rovescio del maggio scorso:
. prima parte
. seconda parte