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Mafie stragi e rivoluzione araba. Presentato il Premio Ilaria Alpi

In foto: Dal 15 giugno a Riccione, la diciassettesima edizione della manifestazione dedicata all’inviata Rai uccisa in Somalia. Incontri con le grandi firme del giornalismo internazionale, mostre, spettacoli, la lectio magistralis di Demetrio Volcic, “aperitivi” al tramonto e alla sera l’intrattenimento di “Anno Zoro”. Il 18 giugno le premiazioni delle migliori inchieste tv.
Dal 15 giugno a Riccione, la diciassettesima edizione della manifestazione dedicata all’inviata Rai uccisa in Somalia. Incontri con le grandi firme del giornalismo internazionale, mostre, spettacoli, la lectio magistralis di Demetrio Volcic, “aperitivi” al tramonto e alla sera l’intrattenimento di “Anno Zoro”. Il 18 giugno le premiazioni delle migliori inchieste tv.
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lun 13 giu 2011 17:36 ~ ultimo agg. 00:00
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Alla giovane reporter camerunense Agnes Taile il premio speciale UniCredit

Quattro giorni nel segno di Ilaria Alpi, per saperne di più su rivoluzioni del mediterraneo, mafia, stragi e delitti impuniti della storia d’Italia, in compagnia delle migliori firme del giornalismo internazionale. E poi spettacoli, appuntamenti tra informazione e intrattenimento, mostre, proiezioni, fino alla premiazione delle migliori inchieste televisive dell’anno. Dal 15 al 18 giugno, Riccione ospita il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, la manifestazione promossa dall’associazione Ilaria Alpi in memoria della reporter del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all’operatore Miran Hrovatin.

“I fatti che hanno sconvolto il mondo arabo saranno al centro di questa edizione del Premio – dice Andrea Vianello, volto noto di Rai 3, amico e collega di Ilaria Alpi e oggi direttore scientifico della manifestazione –: è come se un altro muro di Berlino fosse caduto, è in atto una vera rivoluzione che produrrà un mondo diverso da quello che c’era prima”.

Ma c’è anche un motivo più affettivo che lega il Premio al nord Africa: il rapporto che Ilaria Alpi aveva con il mondo arabo. “Ilaria parlava e scriveva l’arabo, aveva studiato e vissuto al Cairo – ricorda Vianello –. Quando abbiamo visto le immagini di piazza Tahrir, piene di giovani, non potevamo non pensare a Ilaria, a quello che avrebbe fatto come giornalista, a come ci avrebbe raccontato queste rivoluzioni”.

Giunto alla diciassettesima edizione, il Premio Ilaria Alpi torna per il secondo anno ad affacciarsi sul mare, all’interno e nei giardini di Villa Mussolini (viale Milano 31). “Una scelta che confermiamo per portare la manifestazione tra la gente e tra chi, anche in vacanza, non vuole perdere la voglia di conoscere e approfondire – aggiunge Vianello –. A loro offriremo l’opportunità di incontrare i protagonisti del giornalismo italiano e internazionale attraverso un fitto programma di incontri, dibattiti e spettacoli, tutti gratuiti. Ci aspettiamo che questo lavoro di ricerca, che il percorso costruito negli anni per raccontare ogni possibile verità, sia da stimolo per fare un giornalismo come quello che faceva Ilaria”.

Il programma
Tanti gli appuntamenti che animeranno Riccione nel corso della quattro giorni all’insegna del “giornalismo-verità” e che saranno raccontati, sul web e sui social network, da 530 micro web tv italiane del circuito Altratv.tv e da oltre 40 studenti-volontari di quattro scuole di giornalismo. Mercoledì 15, alle ore 18, saranno l’arte e lo spettacolo a dare il via alla manifestazione, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Fulvio Zubiani Somalia anno zero (promossa dall’ong Cesvi e da Echo, il Servizio per gli aiuti umanitari della Commissione Europea) e dell’installazione Opera al nero di Alma Carrara, un tunnel ricoperto di fogli di giornale per riflettere sulla presenza (ma soprattutto sull’assenza) delle donne nel lavoro, nei media e nella vita sociale italiana. Spazio anche alla poesia con la presentazione del libro dedicato a Giorgio Alpi Occhi scritti. Orazione civile sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, scritto dal presidente dell’associazione Ilaria Alpi Pasquale D’Alessio con prefazione di Concita De Gregorio, mentre alla sera va in scena Aquae Mundi. L’acqua è un bene comune, lo spettacolo di Daniele Biacchessi e Gaetano Liguori sui temi del consumo critico e sostenibile (a cura di Coop). A seguire, torna al Premio l’ironia tagliente di Diego ‘Zoro’ Bianchi, che insieme ad Antonio Sofi e allo “special guest” Sandro Ruotolo, è protagonista, fino a venerdì sera, di Anno Zoro: video, interviste e satira sui fatti del giorno.

Ma il Premio Ilaria Alpi sarà soprattutto approfondimento, con la proiezione delle 27 video-inchieste finaliste selezionate (tra le 275 in concorso) dalla giuria presieduta da Italo Moretti e con i dibattiti che vedranno la partecipazione di giornalisti, magistrati, politici e rappresentanti della società civile. A fare da filo conduttore, la ricerca della giustizia per l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e per le stragi che hanno insanguinato l’Italia, con un incontro su Piazza della Loggia (giovedì mattina) e un dibattito sul “filo rosso della verità” con il giornalista Andrea Purgatori, l’ex parlamentare e portavoce dell’associazione Ilaria Alpi Mariangela Gritta Grainer, Agnese Moro e i magistrati Antonio Ingroia e Sergio Materia (giovedì sera). Approfondimenti anche sui grandi temi d’attualità come le rivolte dall’Egitto alla Libia (nella serata di venerdì in un appuntamento con i principali inviati di stampa e tv), i migranti (con la presentazione, venerdì alle ore 17, del nuovo programma Radici in onda su Rai 3) e l’impegno del giornalismo contro le criminalità organizzate internazionali, con il premio Best organised crime report che sarà assegnato sabato pomeriggio e le inchieste e la due giorni di workshop promossi, all’interno del Progetto Est, dall’associazione Ilaria Alpi insieme a Libera e Flare Network, il “braccio” europeo dell’associazione creata da don Ciotti.

Dopo il successo nella passata edizione, tornano a Riccione anche gli aperitivi con Andrea Vianello, incontri al tramonto su tv, informazione, politica e satira, in un’atmosfera informale come un aperitivo al bar. Tra gli ospiti (venerdì 17 e sabato 18, alle ore 19), Stefania Petyx di Striscia la notizia, Enrico Lucci delle Iene, Bernardo Iovene di Report e Giuseppe Cruciani di Radio 24. In programma anche presentazioni di libri (giovedì Il quarto livello di Maurizio Torrealta, venerdì La giustizia è una cosa seria di Nicola Gratteri), il convegno nazionale della Rete degli archivi per non dimenticare (giovedì), un dibattito sulla diffusione della criminalità nel nord Italia preceduto da un monologo dell’attore “antimafia” Giulio Cavalli (sempre giovedì) e la lezione magistrale su come fare (e non fare) giornalismo di Demetrio Volcic, lo storico corrispondente Rai da Mosca, a cui nel 2010 è andato il premio alla carriera (venerdì 17).

Il gran finale della manifestazione, sabato 18 alle ore 21 al Palacongressi di Riccione (via Virgilio 17), con la serata condotta da Tiziana Ferrario in cui sarà presentato il video in omaggio a Giorgio Alpi realizzato da Ferdinando Vicentini Orgnani (già autore del film Ilaria Alpi, il più crudele dei giorni) e saranno proclamati i vincitori della diciassettesima edizione del Premio Ilaria Alpi. Otto le categorie del concorso, in gara reportage, servizi tv e documentari inediti realizzati da giornalisti professionisti, freelance e giovani autori di network nazionali, internazionali, locali, di web-tv e di scuole di giornalismo.

Nel corso della serata saranno consegnati un premio speciale a Roberto Saviano e il premio alla carriera a Bernardo Valli. Infine, per il secondo anno consecutivo, un premio speciale UniCredit sarà dato a una giornalista straniera che si è distinta per il valore e per il coraggio: la vincitrice del riconoscimento si chiama Agnes Taile, è una giovane reporter camerunense minacciata di morte e aggredita per aver denunciato la corruzione del suo governo.