L'arresto cardiaco uccide un riminese al giorno. Nuovo defibrillatore all'Enaip
60.000 morti all’anno in Italia, uno al giorno nella sola provincia di Rimini. Quella provocata dall’arresto cardiocircolatorio è una strage quasi dieci volte superiore agli incidenti stradali.
Uno dei modi più efficaci di contrastarla è incrementare la presenza di defibrillatori e di persone che sappiano usarli. In caso di arresto cardiaco, infatti, è importantissimo intervenire entro i primi 5 minuti. Dopo 10, la probabilità di sopravvivenza è quasi nulla.
“Da quando oltre ai medici anche gli infermieri sono stati autorizzati ad usare il defibrillatore, la sopravvivenza nel territorio dell’Ausl di Rimini è triplicata – ha spiegato Antonio Destro, coordinatore del progetto Riminicuore.
Oggi chiunque può imparare a usare un defibrillatore frequentando un corso di 5 ore. Con altre 3 si diventa istruttori. L’anno scorso in tutta la provincia sono stati formati 600 studenti delle superiori.
“Negli ultimi due anni abbiamo formato 18 insegnanti, che a loro volta formeranno i nostri studenti delle scuole professionali – ha detto Sabrina Zanetti, presidente della Fondazione Enaip Zavatta – e da settembre organizzeremo corsi anche per i cittadini”.
Ma anche la formazione ha un costo: per essere precisi, 50 euro a corso. Il consigliere regionale Roberto Piva, autore della legge del 2007 per la diffusione dei defibrillatori, ha appena chiesto alla Regione di riprendere i finanziamenti sospesi dopo due anni per problemi di bilancio. “Entro quindici giorni – ha detto Piva – il provvedimento dovrebbe essere approvato. Lo stanziamento sarà tra i 200.000 e i 300.000 euro”.
(Newsrimini.it)