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Sanità Santarcangelo

Chirurgia al Franchini. Aumentano le sedute, almeno il 70% di senologia

In foto: Nessun depotenziamento per l’attività chirurgica presso l’Ospedale “Franchini” di Santarcangelo: si sta invece lavorando perché le sedute chirurgiche aumentino di numero. Se ne è parlato in un incontro tra l’Amministrazione comunale e i vertici dell’Ausl di Rimini.
Nessun depotenziamento per l’attività chirurgica presso l’Ospedale “Franchini” di Santarcangelo: si sta invece lavorando perché le sedute chirurgiche aumentino di numero. Se ne è parlato in un incontro tra l’Amministrazione comunale e i vertici dell’Ausl di Rimini.
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gio 30 giu 2011 17:31 ~ ultimo agg. 00:00
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Le sedute settimanali dovrebbero passare da 9 a 11. Il franchini dovrà confermare la specializzazione senologica, con una percentuale di interventi di questo tipo almeno del 70%. Altra novità, il servizio prelievi dovrebbe trovare posto nella vecchia Casa Colonica, dopo la ristrutturazione.

Presenti alla runione anche il sindaco Mauro Morri, il direttore generale dell’Ausl Marcello Tonini, il direttore del Presidio Ospedaliero di “Rimini – Santarcangelo – Novafeltria”, Stefano Busetti e il direttore del Distretto Rimini Nord, Fausto Fabbri.

Il resoconto trasmesso dall’Amministrazione Comunale di Santarcangelo:

Al centro dell’incontro, dunque, l’attività chirurgica con la conferma venuta dal direttore Busetti del potenziamento delle sedute che presto passeranno da nove ad undici, attraverso un più razionale utilizzo delle sale operatorie. E’ stato quindi confermato quanto già preannunciato nella seduta del Consiglio comunale del 28 febbraio scorso in occasione del quale il direttore generale Tonini aveva dichiarato la volontà di aumentare il numero degli interventi chirurgici al “Franchini”. “Il piano generale di riorganizzazione per il territorio di Santarcangelo – ha dichiarato Tonini – sta andando a compimento e conferma la specializzazione senologica del Franchini”. “Specializzazione – ha detto in sostanza Tonini – che dovrà raggiungere il 70 per cento dei casi trattati, dal momento che il protocollo regionale prevede un termine di 60 giorni dalla diagnosi all’intervento”. “Nel frattempo – ha aggiunto – sta andando avanti il progetto relativo alla centralizzazione delle urgenze su Rimini, anche se presso il Franchini continuerà ad essere attiva la reperibilità del personale di sala operatoria sia in orario festivo che notturno”.

Per il sindaco Mauro Morri, quest’ultimo incontro e il dialogo costante intrattenuto dall’Amministrazione comunale di Santarcangelo con l’Azienda Usl nei mesi scorsi testimoniano che non solo le illazioni diffuse in passato sulla presunta chiusura del reparto di chirurgia del “Franchini” nel fine settimana erano prive di
fondamento, ma che anzi si andrà ad un potenziamento dello stesso. “Quanto agli interventi strutturali – aggiunge il sindaco Morri – i vertici A.USL ci hanno comunicato che è in fase conclusiva la procedura di gara per i lavori alla “vecchia” Chirurgia per un importo di circa un milione di euro già finanziati. L’11 luglio prossimo si apriranno le offerte economiche e pertanto è possibile prevedere che a settembre inizieranno i lavori per la realizzazione dei nuovi poliambulatori, l’endoscopia digestiva, le sale per interventi pre e post ricovero chirurgico”.
Un altro tema all’ordine del giorno ha riguardato la separazione del punto prelievi dai servizi di pagamento ticket che, stando alle anticipazioni dei vertici A.USL, potrà trovare soluzione nella ristrutturazione della Casa Colonica, con l’intento di farla diventare una “Casa della salute”. Al suo interno dovrebbero infatti trovare sede, oltre che la sala prelievi, anche un punto per le medicazioni e altre attività di tipo infermieristico. “Effettuato il primo intervento per la messa in sicurezza – aggiunge il sindaco Morri – si ipotizza una spesa di 7-800 mila euro, 400mila dei quali già stanziati dalla Regione, mentre per la restante somma gli uffici dell’Azienda Usl stanno già lavorando alla predisposizione del nuovo bando per la vendita di Palazzo Docci che consentirà di reinvestire le
risorse ricavate in servizi così importanti per la nostra comunità quali quelli legati alla salute pubblica”.