Indietro
giovedì 25 aprile 2024
menu
Icaro Sport

Calcio. Verso Voghera-Rimini, parla il tecnico dei lombardi, Giacomotti

In foto: "Tutti noi crediamo nell'impresa, nulla è scontato nel calcio" dice il condottiero dei vogheresi.
di    
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 18 giu 2011 10:36 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Dopo la giornata di riposo concessa da mister Giacomotti i rossoneri si sono ritrovati in quel di via Facchinetti per la ripresa degli allenamenti in vista della semifinale di ritorno di domenica contro il Rimini – si legge sul sito ufficiale dell’AC Voghera -. Il programma di ieri, oltre al solito lavoro di stretching, ha previsto una partitella a ranghi misti tra i vari elementi della squadra, durante la quale si sono potuti apprezzare bellissimi gesti tecnici. A conclusione del lavoro odierno abbiamo avvicinato il tecnico dei rossoneri per qualche domanda soprattutto in vista del match di domenica. Impossibile evitare il discorso del dopo-Rimini, soprattutto quei 25 minuti di sbandamento da parte della squadra, ma Massimo rimane comunque ottimista.
“Abbiamo ancora 2 giorni per caricarci – afferma Giacomotti – tutti noi crediamo nell’impresa, nulla è scontato nel calcio. Ci sono ancora 95 minuti da giocare, di sicuro lotteremo fino all’ultimo secondo disponibile. Anzi questo gruppo ha dimostrato di sudare fino al triplice fischio finale, ci sono tanti esempi in campionato che lo dimostrano (Pontisola e Olginatese ndr)”. Il mister elogia tantissimo i suoi uomini, che hanno disputato un campionato di sicuro al di sopra delle aspettative: “E’ un gruppo fantastico, i ragazzi hanno lavorato bene, ma soprattutto hanno regalato tante emozioni al pubblico. Bisogna precisare che a differenza della mia precedenta esperienza qui al Voghera il gruppo si è formato cammin facendo durante il campionato, mentre l’altra volta partivamo con una squadra fin da subito competitiva. Col passare delle giornate i ragazzi hanno preso consapevolezza delle loro qualità, e grazie anche agli ottimi inserimenti di mercato durante la stagione alla fine sono venuti fuori i risultati e i punti”.
Il momento migliore dei rossoneri è stato interrotto dal Rimini, fino a mercoledì il ruolino di marcia recitava solo vittorie o pareggi nelle ultime 6 partite. “Bisogna anche considerare che mentre le altre squadre sono in vacanza da un mese noi siamo ancora qui a lottare per questo traguardo ambizioso, è naturale che in queste partite di fine stagione ci sia un calo generale dell’attenzione, ma è soprattutto dal punto di vista fisico che nascono i maggiori problemi. Però nel nostro caso è proprio nei play-off che la squadra ha dimostrato la maggiore maturità di tutta questa stagione, come contro il Forza e Coraggio, la migliore partita disputata in questa annata”.
Altro punto cui il tecnico vuole sottolineare è il ritrovato entusiasmo da parte del pubblico. “Lo dico da Vogherese, non ho mai sentito così tanta passione e calore da parte del pubblico come quest’anno, la squadra ha saputo richiamare la gente allo stadio grazie al gioco espresso ma soprattutto grazie alle emozioni fortissime che ha regalato. Nell’ultima partita in casa mi sono girato verso la panchina e ho detto ai miei uomini: guardate cosa avete fatto, girarsi e vedere 1300 persone festeggiare ed esultare è una roba che ancora mi fa venire i brividi alla pelle”.
Quindi alla fine dei conti una stagione ampiamente positiva, da ricordare negli annali della storia della Voghe. Anzi si può dire che quest’anno era l’anno buono per il ritorno nei professionisti, purtroppo l’accoppiamento nel girone del Mantova ha in qualche modo falsato la corsa scudetto. “Abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti anche davanti a squadre che di dilenttantistico hanno ben poco o nulla, Mantova, Rimini e Perugia sono squadre che con la Serie D non hanno niente a che fare. Il secondo posto lo reputo come aver vinto il campionato, ma la gioia più grande di sicuro è stata quella di aver risvegliato un gigante come la Voghe che per storia, pubblico ed entusiasmo dormiva da troppo tempo”.

(nella foto, Massimo Giacomotti)