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Basket. A Dilettanti, la gioia di Jacopo Silimbani

In foto: 16 punti, 12 rimbalzi, 6 falli subiti e 24 di valutazione nella finale di un match che ha decretato la promozione agli Angels. Questi i numeri di Jacopo Silimbani.
16 punti, 12 rimbalzi, 6 falli subiti e 24 di valutazione nella finale di un match che ha decretato la promozione agli Angels. Questi i numeri di Jacopo Silimbani.
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sab 4 giu 2011 17:40 ~ ultimo agg. 00:00
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Discreti numeri, Jacopo Silimbani…
«Per qualsiasi partita però io dico che preferisco fare virgola e vedere la squadra vincere, piuttosto che produrre un bottino importante e perdere. Se i punti non li faccio io, li farà qualcun altro: è questo lo spirito della nostra squadra, quello che ognuno di noi pensa. Li ha fatti Manu, li ha fatti Pesa, nell’ultimo incontro è toccato a me, ma si è talmente coinvolti in un discorso di gruppo che lo score passa in secondo piano. Il merito si ripartisce tra tutti quelli che fanno parte della squadra, l’allenatore, lo staff e tutti gli altri».

Gara2 è stata una meraviglia per gli occhi…
«A parte il 4-0 iniziale siamo sempre stati in controllo, tanto che avevamo la sensazione che Castelnovo avrebbe anche potuto infilare due o tre canestri di fila, ma comunque alla fine l’avremmo spuntata noi. C’era una bella tranquillità, una sensazione davvero incredibile arrivata dopo un paio di minuti e proseguita per tutto il match. Fantastico. Poi i tifosi, le urla, la gioia: meraviglioso».

Torniamo un attimo indietro per ricordare i momenti importanti della stagione. Come li rivivi?
«C’è da dire che abbiamo fatto cose incredibili. Avevamo un modo di giocare che per la categoria poteva essere buono, ma da lì a pensare di poter vincere il campionato ed essere promossi ce ne passa. Non siamo neanche stati fortunati a livello di infortuni. Stefano, Giovanni Marisi, Pesa, Eugenio, Broglia per tutti i playoff: ognuno ha avuto il suo piccolo problema. Secondo me hanno aiutato molto le vittorie ottenute all’inizio: ci hanno dato ancora più convinzione, sono stati i mattoni sui quali abbiamo costruito i mesi successivi».

E i playoff?
«Con Roncade è stata la serie sicuramente più difficile, siamo arrivati a gara3 e ci siamo sbloccati solo alla fine dopo aver sprecato tanto nel primo tempo. Poi è arrivata Ravenna, una sfida che mentalmente non si poteva sbagliare e così è successo. Castelnovo? Un po’ di paura all’inizio di gara1, eravamo tra l’altro anche consapevoli che affrontavamo una squadra capace di battere Marostica e Monfalcone col fattore campo contro. È andata bene».

C’è stato un momento difficile in stagione?
«La Coppa Italia e le partite immediatamente precedenti, ma di base è normale un calo fisico a un certo punto del campionato. Non è stato un dramma e siamo stati capaci di rifarci. Avevamo un buon margine che ci ha permesso di rimanere nelle prime posizioni della classifica, bene così».

Vi rendete conto di quello che avete fatto?
«Ancora si fa fatica. Abbiamo fatto grande festa, già sul pullman al ritorno e poi nelle ore successive. Per me è la prima volta e devo dire che l’atmosfera era bellissima. Ci abbiamo lavorato un anno e queste sono emozioni che rimangono».

nella foto, Jacopo Silimbani)