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Rimini Vita della Chiesa

Via Crucis di Cl sulla spiaggia. Il Vescovo Lambiasi guiderà la processione

In foto: Sono previste almeno mille perosone alla via Crucis organizzata da Comunione e Liberazione domenica pomeriggio sulla spiaggia di Rimini. Il ritrovo è tra il bagno 21 e il 23, alle 17,30 e l'invito è rivolto a tutta la città. Il gesto sarà guidato dal Vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi.
Sono previste almeno mille perosone alla via Crucis organizzata da Comunione e Liberazione domenica pomeriggio sulla spiaggia di Rimini. Il ritrovo è tra il bagno 21 e il 23, alle 17,30 e l'invito è rivolto a tutta la città. Il gesto sarà guidato dal Vescovo di Rimini mons. Francesco Lambiasi.
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gio 14 apr 2011 17:22 ~ ultimo agg. 00:00
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Durante il cammino vi saranno tre soste, durante le quali canti, letture e immagini aiuteranno a penetrare il mistero della Croce.

Di seguito la presentazione della via Crucis da parte di Cl Rimini:

Mai come oggi, l’uomo si interroga sul senso del male e del dolore. Di fronte alle migliaia di uomini sofferenti che vengono dal Mediterraneo, agli sfollati del Giappone, di fronte alle paure e ai timori di una catastrofe ecologica ed umanitaria, di fronte alla terribile assenza di una giustizia nella società e nella politica, o anche solo di fronte al proprio dolore, così quotidiano e decisivo, ognuno di noi si ferma sgomento e attonito.

Riecheggiano le parole di don Giussani, pronunciate nel 1992 dopo la tragedia dello Shuttle, che prendeva fuoco davanti alle telecamere e agli occhi dei genitori e dei famigliari dell’equipaggio. “Con tutto quel che accade, è giusta la vita? Se non rispondessimo, tutto rimarrebbe nella disperazione, come se la tragedia dello Shuttle capitasse centomila volte in un giorno, lasciando centinaia di milioni di persone disperate”. A questa espressione ne segue però un’altra. “Ora, c’è un’unica spiegazione cha dà ragione di tutto ciò che è accaduto: la croce di Cristo; la Sua morte è la risposta di Dio ai nostri limiti e alle nostre ingiustizie. Ci sarebbe un orizzonte di mancanza di ragione in tutte le cose. Qualsiasi evento capiti non troverebbe mai risposta adeguata, se non ci fosse Cristo: Lui segna l’ultima vittoria di Dio sulla realtà umana; qualsiasi cosa accada, è la «misericordia» che legge tutto ciò che è umano”.

Senza risposta non si può vivere. Si può al massimo sopravvivere. “Vivendo, e in parte vivendo”, recita Elliot nell’Assassinio della Cattedrale.
Vivere comincia di fronte a Cristo, perchè dolore e morte sono da Lui attraversati e sconfitti.

Queste parole non sono per noi solo un ricordo, una teoria o una vaga e lontana coscienza.

Nel nostro volantone di Pasqua, riportiamo queste parole di don Giussani. “C’è una mano che ce lo porge ora, c’è un volto che viene avanti ora, c’è del sangue che scorre ora, c’è una risurrezione che avviene ora. Fuori di questo «ora» non c’è niente. (…) Cristo è qualcosa che mi sta accadendo.” , affiancate a queste di Benedetto XVI «La fede cristiana sta o cade con la verità della testimonianza secondo cui Cristo è risorto dai morti. Se si toglie questo, (…) la fede si riduce a (…) una serie di idee degne di nota (…) o ad una sorta di concezione religiosa, ma è morta», ovvero non incide nell’esistenza e non porta alcuna novità né nella nostra esistenza né attorno a noi.

Questo “ora” è decisivo e siamo consapevoli di non avere altro di più caro da offrire alla città. Così, abbiamo organizzato pochi mesi fa l’incontro al Palacongressi sul Senso Religioso, e poi l’incontro con Wael Farouq, infine abbiamo caldeggiato l’incontro de Il Meeting sulla visita del 1982 di Giovanni Paolo II a Rimini. Di qui ne è uscita l’evidenza piena che questo “ora” cambia la storia. Farouq, uomo di fede musulmana, organizzatore del Meeting del Cairo ci ha testimoniato come la successiva rivoluzione egiziana sia stata l’espressione del desiderio di pienezza del cuore, vissuto durante il Meeting, sia a Rimini che a Il Cairo. Giovanni Paolo II, il grande testimone di Cristo “redentore dell’uomo e della storia”, ci è stato maestro in questo. Gliene siamo grati e abbiamo organizzato per la beatificazione del primo maggio ben due treni speciali, messi a disposizione dell’intera diocesi in accordo con il Vescovo. Con la diocesi si realizzerà la meditazione del mercoledì santo, 20 aprile in Duomo, alle ore 21, aiutati dall’ascolto dello Stabat Mater di Pergolesi, anticipato dalle parole di mons. Lambiasi.

Ma è il gesto della Via Crucis che ci permette, in maniera del tutto particolare, di percepire la contemporaneità della resurrezione, capace di abbracciare ogni dolore e la stessa morte. Lieti della paternità e della presenza del nostro Vescovo mons. Francesco Lambiasi, che guiderà il gesto, invitiamo tutti alla via Crucis che si terrà domenica 17 aprile partendo alle ore 17,30 dalla spiaggia presso il bagno 22. Termineremo il gesto sul portocanale.
Con la Sua Presenza, qui ed ora, l’umanità può rifiorire in ogni circostanza.

Comunione e Liberazione Rimini