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Ambiente Rimini

Treno verde Legambiente. Pm10 e decibel oltre i limiti anche in aree protette

In foto: Sono stati presentati oggi i dati su Rimini di inquinamento ambientale e acustico del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato che monitorano le città italiane in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Il quadro emerso non è rassicurante.
Sono stati presentati oggi i dati  su Rimini di inquinamento ambientale e acustico del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato che monitorano le città italiane in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Il quadro emerso non è rassicurante.
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ven 22 apr 2011 13:52 ~ ultimo agg. 00:00
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Il convoglio ambientalista da più di venti anni attraversa l’Italia per sensibilizzare i cittadini, sulle nuove possibilità di risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili

Quanta aria ‘cattiva’ si respira durante una passeggiata di un’ora, in città, a Rimini? Secondo il treno verde una media di 61 mg/m3, superando il limite giornaliero di 50, di cui il 24% di PM2,5, cioè le polveri inquinanti ad altezza uomo con diametro di 2,5 micron, un quarto del PM10, che penetrano nel punto più profondo dei polmoni.
Lo dice lo strumento di rilevazione fisso posto in Viale della Repubblica, tra il 18 e il 19 aprile, così come in via Bascucci, all’incrocio tra Via Covignano e la Statale 16 con livelli di PM10 pari a 62 mg/m3. Il monitoraggio itinerante invece, di ieri, dalle 19 alle 20 da via Roma a via Tripoli, passando per via Circonvallazione Meridionale, via Circonvallazione occidentale, via Dei Mille per concludersi in corso Giovanni XXIII ha registrato una media oraria di PM10 pari a 106 mg/m3. Sotto controllo, invece, i valori relativi a benzene, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono.
Anche se le polveri sottili sono nei limiti di legge, a Rimini secondo l’Istituto Sperimentale di RFI, Rete Ferroviaria Italia sono già 31 i giorni di sforamenti dall’inizio dell’anno. Il limite è 35. Modena è l’unica città in regione che ha superato il limite di legge con 42 giorni di superamento. In 48 ore il laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di RFI all’incrocio tra Via Roma e Via Bastioni orientali, mercoledì 20 e ieri, i valori delle polveri sottili, non hanno mai superato il limite giornaliero di 50 mg/m3 Le medie registrate sono state di 44 mg/m3 per il primo giorno e 46 mg/m3 nel secondo, nonostante la presenza costante del vento.
Inquinamento acustico stabilmente oltre la norma nelle aree considerate ‘protette’ ci sono valori di 63,7 decibel a fronte del limite notturno di 40
Mentre secondo i dati Arpa Rimini, con 31 giorni di superamento, si appresta a superare il limite di 35 consentiti, considerando che la città romagnola chiudeva il 2010 con 58 giorni di superamento.
A preoccupare sono anche i livelli molto alti di rumore, sopra i limiti di legge sia di giorno che di notte, registrati in un’area classificata dal piano del Comune come zona sensibile, vicino ad un parco e a una scuola.
“Al 22 aprile 2011 solo Modena, dei capoluoghi di provincia dell’Emilia Romagna, ha oltrepassato i 35 superamenti del limite di PM10 – commenta Giulio Kerschbaumer, di Legambiente Emilia Romagna -. Nel 2010 alla stessa data invece, tutte le città – eccetto Forlì e Cesena – avevano ampiamente oltrepassato i 35 giorni consentiti dalla legge. Questo buon risultato è frutto, più che di politiche innovative di mobilità urbana, di favorevoli condizioni climatiche. E’ necessario quindi implementare azioni strutturali rivolte a favorire l’uso del trasporto pubblico nei centri urbani, integrato al car sharing e car pooling, favorendo in maniera decisa la mobilità ciclabile. E’ indispensabile inoltre implementare il trasporto su ferro, abbandonando i grandi progetti di nuove infrastrutture stradali in regione come la Cispadana, la bretella Campogalliano – Sassuolo, la Mestre Ravenna, segnando un decisivo cambio di rotta sul tema della mobilità.

“Da anni Legambiente propone interventi immediati ed efficaci per combattere l’inquinamento atmosferico e rendere più vivibili le città – conclude Giorgio Zampetti, coordinatore scientifico di Legambiente – che ancora oggi sono in estremo ritardo con le politiche antismog. A ricordarcelo c’è anche la procedura d’infrazione europea per la mancata adozione di un Piano nazionale antismog per affrontare l’emergenza polveri sottili. L’emergenza smog si registra soprattutto nel nord Italia e nell’area padana dove molte città hanno già esaurito il bonus annuale per le polveri sottili. Per questo servono azioni coordinate a livello interregionali per risolvere una volta per tutte il problema, più volte auspicate e annunciate ma ancora non attuate. Ci auguriamo, dunque, che l’esperienza estremamente positiva del Treno Verde, che ha visto il coinvolgimento di oltre 13.000 studenti e circa 5.000 visitatori, sia il punto di partenza che permetta alla città di cambiare direzione nel minor tempo possibile”.
Da non sottovalutare infine il quadro relativo all’inquinamento acustico in città, in particolare nelle ore notturne i cui livelli di decibel superano la soglia di guardia. Decibel due giorni su due sopra la norma, sia di notte che di giorno. I valori registrati nelle ore diurne sono stati rispettivamente di 68,3 e 68,0 decibel, rimanendo costantemente sopra la norma. Mentre i dati raccolti durante l’orario notturno si presentano così: 59,7 dB(A) nelle prime 6 ore di monitoraggio del 20 aprile e 63,7 dB(A) nel periodo notturno che ha chiuso le 48 ore di analisi. Il Comune di Rimini ha approvato il “Piano Comunale di Classificazione Acustica”, pertanto la zona presa in esame, in prossimità dell’incrocio tra Via Roma e Via Bastioni orientali, è stata assimilata alla “Classe I – aree particolarmente protette”, come previsto dal piano di zonizzazione della città che, secondo la Legge Quadro n. 447 del 26/10/95 e successivi decreti attuativi, fissa i limiti acustici a 50 dB(A) nella fascia diurna e 40 dB(A) in quella notturna. Questa impostazione della zonizzazione è dovuta alla presenza delle aree adibite a parco pubblico adiacenti i parcheggi che insistono nella zona in indagine. Inoltre è presente a circa 100 m dal sito in indagine anche un plesso scolastico.
“Dall’esame dei dati raccolti nei tre giorni di registrazione in continuo – commenta Luca Ricciardi, responsabile del laboratorio mobile dell’Istituto RFI – emerge un superamento dei limiti di legge di circa 20 dB(A) sia nelle ore diurne che in quelle notturne in tutti e due giorni presi in considerazione, rispetto ai limiti di 50 e 40 dB(A) relativi ai periodi di riferimento diurno e notturno. Gli elevati livelli acustici riscontrati sono generati principalmente dai veicoli leggeri, pesanti e dagli autobus in transito in Via Roma durante tutto l’arco della giornata, mentre Via Bastioni Orientali è percorsa principalmente da veicoli leggeri e mezzi pubblici.