SEL presenta la lista e chiede un confronto con Gnassi
Welfare e un modello di sviluppo più umano. Sono queste le due direttrici su cui Fabio Pazzaglia basa il suo programma indicando tra le priorità per Rimini il contrasto al lavoro nero e alla mafia, l’innovazione e la buona occupazione, la cultura della pace e dei diritti umani, l’ambiente e la viabilità, l’etica e la trasparenza.
“Vogliamo rimettere al centro di questa città l’interesse della collettività – dichiara Fabio Pazzaglia, candidato sindaco SEL- Fare Comune – L’interesse pubblico rispetto agli interessi particolari dei gruppi di interesse che a Rimini hanno un peso a livello economico. L’altro punto è quello del welfare locale e delle politiche sociali, noi abbiamo fatto diverse battaglie contro i tagli all’assistenza sociale, alla scuola e alla cultura”.
Trentadue i candidati consiglieri di SEL Rimini con il numero più alto di presenze femminili, 13 donne.
Concentrato sul primo turno e sulla campagna elettorale in corso, SEL si presenta da solo dopo cinque anni di amministrazione in cui non sono mancati i confronti accesi con la maggioranza. Nel programma stesso viene sottolineata “la fine di un ciclo e il capolinea di un decennio del centro sinistra che ha fallito molti degli obiettivi di qualificazione di sviluppo e di emancipazione della città”.
“Non è un caso che il centro sinistra si presenta con due candidati – sottilinea Pazzaglia – Al candidato, diciamo più importante, Andrea Gnassi ho chiesto e continuo a chiedere un confronto sui temi veri dal pieno strutturale alla tassa di soggiorno per il turismo sportivo, ai tagli alla cultura. Speriamo che nei prossimi giorni, visto che siamo ancora al primo turno, ci sia un confrotno vero, non solo della retorica che ai cittadini non interessa”.
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