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Rimini

Incontro e documentario a ricordo della visita di Giovanni Paolo II del 1982

In foto: Il Meeting promuove, insieme alla Diocesi e al Comune di Rimini di un evento per ricordare, in prossimità della beatificazione del 1 maggio, Giovanni Paolo II e la sua storica visita a Rimini.
Il Meeting promuove, insieme alla Diocesi e al Comune di Rimini di un evento per ricordare, in prossimità della beatificazione del 1 maggio, Giovanni Paolo II e la sua storica visita a Rimini.
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mar 5 apr 2011 13:19 ~ ultimo agg. 00:00
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Venerdì alle 21,15 al Palacongressi si terrà il convegno dal titolo “29 agosto 1982. Giovanni Paolo II nella cara e bella Rimini”, a cui parteciperanno il direttore de L’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, il presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri e il direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione Roberto Fontolan. Per l’occasione è stato curato un documentario che racconterà attraverso immagini inedite la visita di Giovanni Paolo II a Rimini.

Come ha scritto l’arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, già segretario privato del papa, in un messaggio che verrà letto nel corso dell’incontro: “Quando il Santo Padre Giovanni Paolo II visitò il Meeting vi pronunciò uno tra i più importanti discorsi programmatici del suo pontificato (…) sviluppando il tema “Le risorse dell’uomo” ha mostrato l’importanza della realtà, che caratterizzano l’uomo e costituiscono il suo fondamento: la natura umana, la cultura , il lavoro, la famiglia”.

“A trent’anni di distanza – dichiara il presidente del Meeting Emilia Guarnieri – la consegna lasciataci da Giovanni Paolo II, di costruire la civiltà della verità e dall’amore, suona quasi profetica: questa consegna ha preso corpo nell’amicizia con uomini di fedi e culture diverse messi insieme dalla verità del proprio cuore, nella passione a condividere i bisogni degli uomini, nella tensione al positivo, al bello, al vero. Vogliamo ringraziare del dono della sua persona e della possibilità che ci è stata data di incontrarlo, conoscerlo e guardarlo. Grazie a lui siamo diventati di più noi stessi, più certi dell’esperienza iniziata”.