Indietro
menu
Coriano

Il comune sarà commissariato. Lettera aperta del sindaco Matricardi ai cittadini

In foto: Il sindaco dimissionario di Coriano Luigina Matricardi, dopo settimane di silenzio, fa sapere che non tornerà al suo posto. Da lunedì a Coriano arriverà il commmissario prefettizio. La prima questione con cui dovrà confrontarsi: il conto esatto dei debiti e del buco di bilancio del Comune
Il sindaco dimissionario di Coriano Luigina Matricardi, dopo settimane di silenzio, fa sapere che non tornerà al suo posto. Da lunedì a Coriano arriverà il commmissario prefettizio. La prima questione con cui dovrà confrontarsi: il conto esatto dei debiti e del buco di bilancio del Comune
di    
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 9 apr 2011 20:35 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Pubblichiamo la lettera aperta del Sindaco Matricardi ai cittadini corianesi:

Carissimi concittadini,

voglio rivolgermi a tutti Voi per l’ultima volta quale Vostro Sindaco per salutarVi, ringraziarVi per tutto quello che mi avete dato a livello umano in questi anni e per spiegarVi questo mio gesto estremo che sono state le dimissioni dal mio incarico a cui Voi mi avevate eletto nel 2009.

In questi anni ho cercato di dare il meglio (poco o tanto che fosse) di me stessa e delle mie capacità al servizio della nostra collettività. Coriano, ancor oggi, è un paese che registra (e non lo dico certamente solo io) un’alta qualità della vita, ordinato, con buoni servizi. Nel mio programma elettorale del 2009 erano contenuti i progetti per una ulteriore crescita infrastrutturale e qualitativa del nostro territorio. Ma la crisi economica nazionale ha picchiato duramente sul nostro bilancio, sulla quantità delle nostre entrate, ben al di là di quello che poteva essere prevedibile. Abbiamo fatto di tutto per mantenere i livelli e la qualità dei servizi erogati ai nostri cittadini e ci siamo per larga parte riusciti. Ma il nostro debito è aumentato, anche per la caduta verticale delle entrate, a partire dagli oneri di urbanizzazione oltre che per i tagli delle finanziarie statali. La scelta di non gravare i nostri cittadini di ulteriori tasse (ad es. addizionale IRPEF), alla lunga non ha sicuramente aiutato al raggiungimento dell’equilibrio del bilancio. Ammetto le mie responsabilità nel tardare a comprendere gli effetti devastanti della crisi sulle nostre capacità di spesa e il ritardo con cui si è messo mano ad una rivisitazione strutturale del nostro bilancio. Ma il problema non è certo questo: pur con seri problemi economici davanti, sono sicura che sarebbe stato possibile governarli.

Le difficoltà di fronte a me erano soprattutto politiche: una coalizione politica debole; il mio partito, diviso e “vecchio”, spesso incapace di affrontare in maniera efficace i problemi che giornalmente arrivavano sul nostro tavolo; la mia insufficiente capacità di direzione. Non voglio scaricare su altri le mie responsabilità. Le dimissioni nascono in primis dalla mia crisi di leadership politica. L’ho detto anche in altre occasioni: non sono certamente un politico di carriera. Quello che ho fatto da pubblico amministratore, l’ho fatto nella convinzione di voler servire al meglio la nostra comunità. E il Vostro ampio consenso, anche odierno, e l’affetto che tanti di Voi in queste settimane mi hanno manifestato hanno sicuramente contribuito a lenire il mio dolore e la mia sofferenza per la difficile scelta che ho operato al termine dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.

Non voglio spendere una sola parola per un’opposizione truculenta e vergognosa: qualcuno dice che ha fatto il suo mestiere. Io ho invece un’altra concezione della politica che è quella di ben operare, sempre e comunque, al servizio della nostra collettività. In quest’Italia invece sembra che l’imbarbarimento della politica passi attraverso le denunce, le offese, le ingiurie. Devo confessare apertamente che questo stillicidio giornaliero continuo di minacce, di denunce, che ha portato al blocco della macchina comunale, mi ha stremato, di fronte anche ad una parte dell’apparato burocratico comunale, non preparato alla pressione imposta dall’opposizione. D’altra parte io stessa non sono stata in grado di reggere a questo attacco ostinato e violento.

Quindi nel prendere atto delle mie debolezze e mancanze, oltre che del quadro politico generale,
altro non mi è rimasto che rassegnare le dimissioni, accettando la mia sconfitta personale, oltre che politica, ovvero del progetto a cui avevo lavorato per le elezioni del 2009. E di questo chiedo scusa a tutti Voi, miei amati concittadini.

Non ho, e soprattutto non voglio, in queste ore difficili dare suggerimenti ad alcuno. Ma il mio Partito, la coalizione di Centro-Sinistra, se vorrà tornare ad avere il consenso dei corianesi dovrà cambiare molto nei prossimi mesi, soprattutto negli uomini e nelle donne che saranno chiamati a reggere la dura prova elettorale del prossimo anno.

Io non ho nulla da nascondere. Sarò a disposizione sin dai prossimi giorni del Commissario Prefettizio per illustrargli, se vorrà, voce per voce, la situazione del nostro bilancio comunale. Ripeto: una situazione difficile, ma ampiamente governabile tanto da poter pensare di non dover ricorrere a tagli generalizzati ed indiscriminati nei servizi e negli investimenti.

Ho voluto e voglio bene a Coriano. Sono certa di essere creduta quando affermo ciò. E so che nella nostra collettività ci sono le risorse umane per costruire un nuovo progetto politico amministrativo capace di recuperare il meglio della nostra tradizione amministrativa e di innovarla, che consenta di superare le attuali difficoltà, comprese le mie dimissioni. Faccio dunque ai Corianesi i miei migliori auguri per il loro futuro.

Il Vostro Sindaco, per l’ultima volta,

Maria Luigina Matricardi