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Politica Rimini

Gnassi (PD) promuove partecipazione civica. Su Renzi: PDL con ossa rotte

In foto: 500.000 euro l'anno, quelli oggi destinati al capitolo circoscrizioni, per finanziare concretamente la partecipazione e il volontariato civico a Rimini. E' la proposta lanciata oggi da Andrea Gnassi, candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra.
500.000 euro l'anno, quelli oggi destinati al capitolo circoscrizioni, per finanziare concretamente la partecipazione e il volontariato civico a Rimini. E' la proposta lanciata oggi da Andrea Gnassi, candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra.
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sab 2 apr 2011 14:52 ~ ultimo agg. 00:00
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Il finanziamento complessivo per la ‘nuova rete civica per il decoro’, alimentata da decine di associazioni, gruppi, parrocchie, arriverebbe a 1.200.000 annui attingendo da altri settori.
Un’altra proposta è l’istituzione di un nucleo per la valutazione dei lavori pubblici per individuare eventuali responsabilità.
Gnassi ha commentato anche la notizia del giorno, ovvero la candidatura di Renzi al posto di Lombardi per il PDL.
“La prima considerazione è la vittoria della Lega di Forlì e di Roma sul Pdl di Rimini. Pini ha capovolto il disegno del PDL riminese che ora ne esce con le ossa rotte. La casa del centrodestra è crepata nelle fondamenta. L’unità sbandierata è come una mano di bianco sulla facciata di muri crepati. Renzi lo conosco – èrpsegue Gnassi – ho sempre avuto rapporti corretti con lui. Due considerazioni: la prima è che la sua storia politica e ideologica è fortemente caratterizzata sul lato del campo ben preciso che è quello di una destra non certo moderata, la seconda, anche qui senza alcuna polemica nei suoi confronti, è che governare una città complessa come Rimini, avere un disegno preciso di futuro, non è fare il record degli esposti alla Corte dei Conti o in Procura. Se al record degli esposti, si aggiunge che il deputato leghista di Forlì Pini ha sempre usato la sega contro la nostra città, il messaggio per Rimini non è certo un messaggio rassicurante. Tutti sanno che Pini voleva segare sia l’Aeroporto di Rimini che il Palacongressi. Noi lavoriamo per aprirlo. Lui per tenerlo chiuso. Secondo uno studio dell’Università di Bologna, Rimini per la chiusura del Palacongressi ha già perso 12 milioni di euro. Bisognerebbe chiedere il risarcimento per questo danno alle imprese, ai lavoratori e al territorio di Rimini al signor Pini. Perché non li da lui – conclude Gnassi – 12 milioni di euro?”
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La proposta di Gnassi sulla partecipazione:

Gnassi: “Partecipazione e volontariato civico per riconquistare il territorio”
Il rapporto fra cittadini e istituzioni si logora, o si esalta, soprattutto su questioni che riguardano il territorio e la qualità urbana, il decoro, la vivibilità della città, le piccole manutenzioni. I ritardi, la manutenzione delle strade, pur giustificati da difficoltà oggettive (risorse e mezzi), o carenze soggettive (diverse priorità e/o deficit di sensibilità), allontanano progressivamente i cittadini dalle sedi istituzionali e dalla politica intesa come servizio collettivo al bene comune.
La stessa soppressione delle circoscrizioni lascia un vuoto sul fronte della partecipazione civica, che occorre colmare al più presto e che nel mio programma ha un priorità assoluta. Per risintonizzarsi con la comunità occorre ridare fiducia, condividere i problemi concreti e usare le energie positive. Ascolto e buonsenso per ridare decoro ad un posto, una strada, una via, una fontana, un parco. Spesso la risoluzione di quelli che dai cittadini vengono percepiti come grandi problemi, richiedono un minimo sforzo. I valori civici devono essere il cuore di un progetto politico: onestà, serietà, sobrietà, civismo, solidarietà. Il “partitismo” deve fare un passo indietro.
Se sarò eletto, il Comune sosterrà la ‘rete del volontariato civico sul territorio’, un nuovo civismo appunto, garantendone la libera espressione senza velleitarismi di annessione istituzionale. Il Comune da opportunità di auto-organizzazione, a partire dalle (poche) risorse necessarie. A Rimini, dal superamento dei consigli di quartiere – che avevano una funzione prevalentemente consultiva – vengono limiti oggettivi, ma non possiamo continuare a piangerci addosso. Occorre superare questa difficoltà aggirabile a fronte di una legge dello Stato, cercando di battere nuove strade sul versante di una partecipazione, non più limitata a ristrette rappresentanze, ma aprendo il campo a una progettualità nuova e più concreta.
La mia proposta. Oggi è possibile agire su più fronti: ricostruire ambiti di rappresentanza istituzionale più snelli e vicini alla gente attraverso assemblee e laboratori di quartiere. Attivare, col volontariato civico, luoghi e azioni concrete di socializzazione e qualificazione urbana. I conti sono presto fatti: il funzionamento degli organi di rappresentanza politica nelle sei circoscrizioni riminesi presuppone uno stanziamento medio annuo di 250 mila euro; altri 250.000 vanno a iniziative varie. La mia proposta è di stanziare 500.000 euro all’anno e costituire dal basso, come chiede la gente, squadre civiche sul territorio che in tempo reale possano mettere mano, senza lungaggini burocratiche, alle cosiddette ‘piccole cose’: pronto intervento su parchi, strade, piccoli atti vandalici o imbrattamenti: iniziative di valorizzazione di tutto ciò che contribuisce a innalzare il livello di decoro della città. L’obiettivo è ‘risentire tua la città, avere mezzi per migliorarla’.
Quindi valorizzare ed esaltare la straordinaria rete di associazioni e di luoghi di aggregazione presenti su tutto il territorio comunale (dalle frazioni ai borghi, dalle attività di volontariato a quelle sportive, culturali, ricreative. Oltre a questi 500.000 euro già a disposizione sul capitolo delle circoscrizioni, si possono aggiungere e razionalizzare le risorse reperite in altri capitoli di bilancio del Comune (ambiente-mobilità-sociale-politiche giovanili-sport-etc).
La proposta è che il Comune di Rimini destini a questa ‘nuova rete civica per il decoro’, alimentata da decine di associazioni, gruppi, parrocchie etc., all’incirca 1.200.000 annui. Un’attività capillare e quotidiana, da affiancare ai circa 8 milioni di euro che il Comune di Rimini destina tradizionalmente alla manutenzione ordinaria stradale e alla cura delle aree verdi.
In questa breve ma intensa campagna elettorale, sarà mia cura incontrare tutto questo mondo, recepire proposte e singoli suggerimenti per completare il mio programma, ma soprattutto per manifestare l’impegno di renderli protagonisti di un progetto di cui loro – con la partecipazione dei cittadini – saranno i progettisti e i gestori. Inizierò incontrando i rappresentanti dell’ARRSA (Associazione Riminese per la Ricerca Storica e Archeologica) che, fra le altre cose, già hanno elaborato interessanti proposte per la riqualificazione delle piazze di Rimini come da me auspicato, le rappresentanze dei borghi e tutte le associazioni che lavorano in questa direzione.
Un euro speso per far funzionare il decentramento istituzionale viene interamente assorbito dai costi della politica e dalla burocrazia. Un euro investito nel volontariato civico è destinato a moltiplicarsi di valore perché il lavoro dei volontari non ha costi e con il loro impegno si da valore aggiunto non solo agli interventi svolti, ma anche ai mezzi impiegati (riuso, attività manutentiva, ecc.) ed all’amore per i luoghi che si ingenera.
Un’altra proposta è l’istituzione di un nucleo per la valutazione dei lavori, cioè che verifichi che i lavori pubblici siano fatti a regola d’arte: una verifica ogni 6 mesi per individuare eventuali responsabilità di ditte direttore lavori, dirigenti del comune.