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Rimini Turismo

Gardini: Notte Rosa e Capodanno Rai danneggiano l'economia riminese

In foto: Notte Rosa e Capodanno Rai impediscono al turismo riminese di crescere come nel resto d'Italia. Lo sostiene il docente di economia Attilio Gardini che, a pochi giorni dalla presentazione della Notte Rosa 2011, invita la prossima amministrazione comunale a puntare su una diversa immagine della città.
Notte Rosa e Capodanno Rai impediscono al turismo riminese di crescere come nel resto d'Italia. Lo sostiene il docente di economia Attilio Gardini che, a pochi giorni dalla presentazione della Notte Rosa 2011, invita la prossima amministrazione comunale a puntare su una diversa immagine della città.
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mar 5 apr 2011 15:49 ~ ultimo agg. 00:00
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“La Notte Rosa e il Capodanno Rai – ha detto Attilio Gardini in un intervista a Icaro Tv – sono eventi importanti, che sicuramente hanno un loro ritorno. Ma posizionano la Riviera su un segmento turistico a basso valore aggiunto, danneggiandola su altri segmenti, come quello culturale e professionale, più redditizi”.

“Gli eventi che attualmente progettiamo e realizziamo – spiega il docente di econometria al polo universitario di Rimini – tendono a posizionare la Riviera su un segmento di turisti scalmanati, rumorosi, che cercano una notte fuori dall’ordinario. Questo tipo di eventi attira quel tipo di clienti, che però ne manda via altri che forse sarebbero più interessanti”.

Secondo Gardini, il caso del Capodanno Rai è emblematico: “A Capodanno c’è un mercato immenso. Noi continuiamo ad avere questo evento che sicuramente attirerà qualcuno, ma abbiamo perso quote di mercato sul Capodanno! Noi cresciamo molto meno di quanto non crescano non solo nel resto d’Italia, ma anche i nostri vicini, da Cervia in su. L’immagine di queste persone ammucchiate in piazzale Fellini, strette nei cappotti per il freddo e pronte a scatenarsi in città non è positiva per Rimini”.

Ma secondo il professore, anche la Notte Rosa andrebbe rivista: “Credo che la Notte Rosa sia un evento che può essere pensato anche in una prospettiva diversa da quella del turismo giovanil-popolare. Ad esempio, abbiamo avuto dei risultati positivi con le mostre di Castel Sismondo: è un tipo di esperienza che andrebbe sviluppata e resa in qualche modo strutturale”.

Insomma, se Rimini vuol far ripartire la sua economia deve ripensare la propria immagine a partire dai grandi eventi. Secondo Gardini, il primo compito del prossimo sindaco sarà modificare le specializzazioni produttive, a partire dal turismo. “I dati della Camera di Commercio e della Caritas diocesana testimoniano, anche se in modo diverso, una povertà crescente. Ma la situazione può essere rovesciata. L’economia riminese può riprendersi perchè è incentrata sul turismo, un settore che cresce del 6% all’anno. Dobbiamo solo riuscire a fare quello che fanno gli altri. Se, come loro, fossimo cresciuti del 6% all’anno, negli ultimi 10 anni avremmo maturato un reddito procapite quasi doppio di quello attuale. Cambierebbe tutto, anche dal punto di vista della qualità della vita e delle infrastrutture del territorio”.

(Newsrimini.it)

Leggi la risposta del sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli.