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Provincia Sanità

Distribuzione farmaci. Federfarma: delusi da risposta Ausl

In foto: Prosegue il botta e risposta tra Ausl e Federfarma Rimini sulla distribuzione dei farmaci. Ieri l'azienda sanitaria aveva ricordato il pieno rispetto dell'accordo regionale e precisato come la spesa 2010 sia stata in linea con le altre province.
Prosegue il botta e risposta tra Ausl e Federfarma Rimini sulla distribuzione dei farmaci. Ieri l'azienda sanitaria aveva ricordato il pieno rispetto dell'accordo regionale e precisato come la spesa 2010 sia stata in linea con le altre province.
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ven 1 apr 2011 19:03 ~ ultimo agg. 00:00
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Federfarma si dice delusa dalla risposta e conferma lo stato d’agitazione tornando a denunciare una violazione dell’accordo regionale che provocherebbe contraccolpi in particolare alle farmacie locali e ai cittadini.

“Non c’entra assolutamente nulla – si legge in una nota – la diminuzione del contributo regionale, ciò di cui chiediamo conto è come mai nella nostra provincia la distribuzione diretta di farmaci, che salta cioè completamente la rete delle farmacie obbligando i cittadini a sobbarcarsi spostamenti evitabili, sia dieci volte superiore a quanto avviene nelle altre province, malgrado la Regione abbia fissato modalità e numeri molto differenti.”
Esemplare, secondo Federfarma, è quanto accade nell’Alta Valmarecchia dove molte persone non possono fruire liberamente delle farmacie a loro vicine e sono invece costrette ad andare all’ospedale di Novafeltria per ritirare farmaci che prima reperivano sotto casa.
“Quanto ai 310.000 euro stanziati dall’Asl nel 2010 a fronte dei 170.000 del 2009 per le prenotazioni cup – prosegue la nota – sono solo il risultato di un numero maggiore di prenotazioni che ha permesso ai cittadini di accedere alle visite senza doversi recare ai centri cup dell’Azienda.”
L’associazione evidenzia poi come se si “elimina il rapporto continuativo con la farmacia del territorio e ancor di più con il medico di medicina generale, in realtà si allenta in modo rilevante quella rete di monitoraggio che assicura maggiori controlli per la salute e una riduzione del rischio di sprechi.”

“Il nostro intervento – conclude la nota – è rivolto a salvaguardare la salute pubblica dando al cittadino tutta l’assistenza e l’ascolto necessario e ciò si ottiene anche salvaguardando la presenza delle farmacie nei piccoli comuni.”