Indietro
menu
Nazionale

Caso Mediatrade. Pm chiedono il rinvio a giudizio per il premier

In foto: I pm Fabio de Pasquale e Sergio Spadaro, al termine del loro intervento durante l'udienza preliminare per il caso Mediatrade, hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 12 imputati tra cui, oltre al premier (assente perche' impegnato a Tunisi), il figlio Piersilvio, Fedele Confalonieri e il produttore Frank Agrama.
I pm Fabio de Pasquale e Sergio Spadaro, al termine del loro intervento durante l'udienza preliminare per il caso Mediatrade, hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 12 imputati tra cui, oltre al premier (assente perche' impegnato a Tunisi), il figlio Piersilvio, Fedele Confalonieri e il produttore Frank Agrama.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 4 apr 2011 17:20 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La richiesta di processo per il premier e per gli altri undici imputati è stata avanzata al gup Maria Vicidomini dal pm Fabio De Pasquale all’inizio del suo intervento. Il magistrato prima di iniziare la sua ricostruzione ha esordito: “questi sono i motivi per cui chiedo il giudizio”. Dopo di che De Pasquale ha cominciato a parlare della vicenda della compravendita dei diritti tv e cinematografici Mediaset – inchiesta da cui è nata Mediatrade -, come vicenda di sfondo. Poi è passato ad inquadrare il ruolo dei singoli imputati, il rapporto tra di loro sottolineando la posizione di Daniele Lorenzano, responsabile sin dagli anni ’80, quale uomo di fiducia di Berlusconi, degli acquisti dei diritti sul mercato statunitense, prima per Fininvest poi per Mediaset, divenuto poi consulente di Mediatrade.

“Per quanto possa saperne io, la frode fiscale potrebbe ancora essere in corso”. E’ un altro dei passaggi dell’intervento del pm Fabio De Pasquale durante l’udienza preliminare per il caso Mediatrade. La frase del pm si riferisce appunto ad una presunta evasione fiscale di 8 milioni contestata fino al 2009 al premier Silvio Berlusconi, al figlio Pier Silvio, a Fedele Confalonieri e a altri imputati.

Tra l’altro il pm De Pasquale ha ribadito che per il procedimento per cui si sta celebrando l’udienza preliminare non si è riusciti ad arrivare a sentenza per via di una “norma strana”, la ex Cirielli, che ha cambiato le regole della prescrizione. Inoltre secondo quanto filtrato dall’aula, ha sviluppato il concetto delle “potenzialità espansive delle indagini preliminari. Pertanto quello che gli inquirenti non sono riusciti ad acquisire finora lo potranno acquisire nella prospettiva del dibattimento. Discorso questo che si riferisce alle rogatorie chieste alle autorità giudiziarie statunitensi e di Hong Kong a cui non è ancora stato dato seguito.

Dopo l’intevento della difesa di Fedele Confalonieri, l’udienza verrà aggiornata al prossimo 2 maggio. (ANSA)