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Calcio. Verso Civitanovese-AC Rimini, parla D'Angelo

In foto: Assenti in casa biancorossa gli acciaccati Valeriani e Marco Brighi. Calcio d'inizio alle 15 di domani, con diretta in esclusiva su radio Icaro. La partita di Civitanova Marche sarà poi proposta su Icaro Sport (canale 211) domani sera alle 20,30 e alle 22,30.
Assenti in casa biancorossa gli acciaccati Valeriani e Marco Brighi. Calcio d'inizio alle 15 di domani, con diretta in esclusiva su radio Icaro. La partita di Civitanova Marche sarà poi proposta su Icaro Sport (canale 211) domani sera alle 20,30 e alle 22,30.
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sab 9 apr 2011 15:35 ~ ultimo agg. 00:00
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Tre assenti in casa Rimini in vista della trasferta a Civitanova Marche. I biancorossi partiranno per la vicina città marchigiana solo domani mattina.
“Mancano Marco Brighi, Valeriani e Bucchi. Gli altri ci sono tutti” attacca il tecnico del Rimini, Luca D’Angelo, nella cornice del Nettuno, con il cui l’AC Rimini 1912 ha stretto una nuova partnership.

Vietato sbagliare ora che mancano solo quattro gare alla fine della regular season.
“Lo è sempre, a maggior ragione adesso che mancano sempre meno partite e si avvicina la fine del campionato. Sappiamo che abbiamo un solo risultato. Questo non ci deve creare ulteriori tensioni perché già ne abbiamo abbastanza, però ci deve dare la consapevolezza che stiamo facendo un campionato importante contro squadre importanti come Santarcangelo e Teramo. Ce la stiamo giocando e abbiamo le possibilità, secondo me, di farcela”.

Che Civitanovese si aspetta?
“La Civitanovese viene da due vittorie consecutive. E’ una buona squadra, ha giocatori che per la categoria sono molto bravi, qualcuno tipo Buonaventura, La Vista o i centrali di difesa sono di categoria superiore, ma noi dobbiamo avere una grande determinazione perché loro hanno ben poche speranze di agguantare i play off, noi invece sappiamo qual è il nostro traguardo”.

I complimenti del tecnico dei rossoblù, Gabriele Morganti, hanno fatto piacere al condottiero dei biancorossi.
“Ho letto sul giornale. Morganti quando ero ragazzino e ho cominciato a giocare è stato un personaggio estremamente importante per la mia crescita sia umana che calcistica. Entrambi eravamo difensori. In questi anni ci siamo sentiti spesso. E’ una bellissima persona e anche un ottimo allenatore che secondo me ha avuto meno di quanto meritasse”.

Quanto è stato importante il gol di Aquino al 97′ di domenica scorsa?
“Per me personalmente molto perché era subentrata un po’ di poca tranquillità, diciamo così. In settimana con i ragazzi abbiamo parlato molto di questa partita perché non è stata giocata come l’avevamo preparata. Inconsciamente le preoccupazioni si sono fatte sentire più del dovuto. Non dobbiamo avere nella testa l’obbligo di dover fare qualcosa di straordinario. L’importante è fare di tutto fino alla fine per riuscirci. La cosa fondamentale è crederci fino a quando è possibile e noi cerchiamo di farlo ogni domenica. Domenica eravamo convinti inconsciamente di giocare una partita un po’ diversa, più semplice, ma nel calcio di partite facili non ce ne sono, non solo nel nostro girone”.

Anche secondo lei i gialloblù di Angelini sono i favoriti nella corsa al primo posto?
“Il Santarcangelo è avvantaggiato perché ha tre punti in più di noi in classifica. Anche il calendario sembra favorirlo, ma troverà le sue difficoltà come le troveremo noi”.

Il Fossombrone potrà mettere i bastoni tra le ruote ai clementini?
“Manca il giocatore più bravo del Fossombrone: il centrocampista Bianchi.
Non voglio fare nessun tipo di polemica perché il Santarcangelo non ne ha colpa. Ma è palese che le squadre quando giocano contro di noi danno quel qualcosa in più perché la nostra maglia pesa. Quando arrivano nel nostro stadio, per non bello che sia, nel corridoio vedono le foto di giocatori, allenatori e presidenti importanti che fanno parte della storia del Rimini. Questo aumenta la carica agonistica dei nostri avversari.
Non credo che il Santarcangelo possa avere grossi problemi con il Fossombrone, ovviamente spero di sbagliarmi, però non nutro grandi speranze.
Il risultato del Santarcangelo lo vedrò solo alla fine della partita, anche perché prima non posso farci niente”.

Come vive D’Angelo il giochino “scarica la pressione sull’altro” che sta animando le pagine sportive dei quotidiani locali nelle ultime settimane?
“Leggo spesso che i ragazzi del Santarcangelo dicono sempre che il loro campionato l’hanno già vinto e anche se non vincono va bene lo stesso. Allora, visto che ci sono ottimi rapporti, che ce lo lascino vincere visto che noi invece lo dobbiamo vincere. E’ una battuta, naturalmente.
E’ normale che dicano questo, così com’è normale che noi diciamo di avere la tensione giusta perché sappiamo che indossando la maglia del Rimini dobbiamo vincere. Non mi coinvolge molto”.

Se non dovesse arrivare la promozione come giudicherebbe questa sua stagione?
“Personalmente la considererei una stagione non positiva perché l’obiettivo è vincere il campionato. E io ci credo”.

Cambierà qualcosa nell’undici iniziale rispetto a domenica scorsa?
“Qualcosa cambieremo non tanto nel modulo, forse negli uomini. E’ una cosa che voglio valutare prima della partita”.

Aquino riuscirà ad essere in campo dal primo minuto?
“Ieri ha ricominciato a lavorare con la squadra, oggi ha fatto tutto. Giocherà titolare, anche perché in quel reparto non c’è Bucchi, che è infortunato, e Andrea Brighi non è tornato al massimo dalla trasferta con la Nazionale”.

E in attacco, confermata la coppia Olcese-Ragatzu?
“E’ una delle cose a cui sto pensando. Con un caldo così chi subentra negli ultimi 20 minuti può fare la differenza”.

(nella foto Poggi, Luca D’Angelo insieme al vice-presidente dell’AC Rimini 1912, Marco Amati)