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Politica Rimini

Amministrative. Per Gnassi sei liste e un programma in 36 punti

In foto: Oggi Andrea Gnassi, candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra, ha presentato i sei partiti che lo sostengono ma soprattutto ha ribadito le priorità del suo programma. Senza risparmiare qualche frecciata agli avversari politici.
Oggi Andrea Gnassi, candidato a sindaco di Rimini per il centrosinistra, ha presentato i sei partiti che lo sostengono ma soprattutto ha ribadito le priorità del suo programma. Senza risparmiare qualche frecciata agli avversari politici.
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ven 22 apr 2011 15:22 ~ ultimo agg. 00:00
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Le sei liste che lo sostengono sono PD, Italia dei Valori, Socialisti, Verdi, Federazione della Sinistra e lista civica Rimini per Rimini. Gnassi articola il suo programma in 36 punti per voltare pagina, a differenza di una destra che, ribadisce, è avversario pericoloso ma senza un progetto per la città. Tanto da farsi imporre i candidati “da un parlamentare di Forlì che ha lavorato per tenere chiuso il palacongressi”. Altro messaggio all’avversario: vince chi sa prendersi cura della città e non chi va avanti da anni a forza di lamenti ed esposti. E un chiarimento nei rapporti con SEL anche in vista del ballottaggio: il programma è quello, se non va bene adesso, non si cambia poi in due settimane.
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Il programma di Andrea Gnassi:

1. COMUNE: riorganizzazione degli orari di apertura degli uffici comunali secondo quelle che sono le specificità del settore in rapporto alle esigenze dell’utenza: ciò per coprire l’intero arco della giornata lavorativa dalle 7.30 alle 19.30. Stesura nei primi sei mesi di mandato di un’analisi tecnica sul tema della migliore connessione tra servizi comunali e città. La Biblioteca comunale aperta nei giorni feriali fino alle ore 23.

2. MACCHINA COMUNALE: indennità di rendimento per i dirigenti legata al raggiungimento degli obiettivi fissati a inizio anno e alla soddisfazione dei cittadini per i singoli servizi, da testare attraverso iniziative periodiche di customer satisfaction.

3. FISCALITA’: pressione tributaria inalterata per l’intero mandato. Allargare il protocollo d’intesa con gli organi addetti (Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate) per l’emersione dell’evasione e dell’elusione fiscale. Nel caso in cui risultassero mendaci le dichiarazioni dei redditi utilizzate per ottenere esenzioni e/o agevolazioni dai servizi comunali, oltre alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate, il Comune provvederà sistematicamente alla segnalazione alla Procura per reato contro la pubblica amministrazione.

4. CONTROLLO LAVORI PUBBLICI: creazione di un nucleo di controllo all’interno del settore Lavori Pubblici che verifichi la corretta esecuzione degli interventi pubblici e interventi privati su suolo pubblico, con contestazione nel caso in cui i lavori non siano eseguiti a regola d’arte. Il nucleo provvede al controllo immediatamente dopo l’esecuzione dei lavori, quindi a 6 e a 12 mesi per verificare l’adeguata tenuta dell’intervento svolto. Il nucleo valuta anche le misure preventive che garantiscano il minor impatto alla città e ai cittadini durante l’esecuzione dei lavori (orari, non accavallamento con svolgimento di altri interventi o eventi etc.).

5. TRASPARENZA: pubblicazione on line dei dati patrimoniali (reddito, proprietà, partecipazioni azionarie e societarie) aggiornati di sindaco, assessori, consiglieri comunali. Pubblicazione on line delle retribuzioni dei dirigenti, con indicazione dei giudizi annuali propedeutici alla premialità di rendimento. Tutti gli atti dell’amministrazione on line (albo pretorio on line). Adozione del codice etico del pubblico dipendente. Pubblicazione in tempo reale degli atti relativi a incarichi, consulenze, progettazioni etc. Pubblicazione on line dei bilanci delle società partecipate.

6. PARTECIPAZIONI: indicazioni dei rappresentanti nelle partecipate sulla base di competenze specifiche e non di appartenenza politica e/o partitica. Governance omogenea delle partecipazioni strategiche nello sviluppo del territorio e piano razionale di dismissione di quelle non prioritarie al fine da liberare risorse economiche per gli investimenti.

7. DECORO E ESTETICA URBANA: revisione radicale del regolamento occupazione del suolo pubblico, con indicazione di criteri esteticamente omogenei e in linea con le caratteristiche delle specifiche aree per la realizzazione di strutture precarie (gazebo, dehors). Istituzione di un ufficio del decoro e dell’estetica urbana, unico referente per la valutazione preventiva dei progetti e per l’iter autorizzativo.

8. RETE DI VOLONTARIATO CIVICO: il rapporto fra cittadini e istituzioni si logora, o si esalta, soprattutto su questioni che riguardano il territorio e la qualità urbana, il decoro, la vivibilità della città, le piccole manutenzioni. La ‘rete del volontariato civico sul territorio: veri e propri “gruppi di volontari nei quartieri” permetterà un nuovo civismo, opportunità di auto-organizzazione, ricostruire ambiti di rappresentanza istituzionale più snelli e vicini alla gente attraverso assemblee e laboratori di quartiere. Attivare luoghi e azioni concrete di socializzazione e qualificazione urbana. La mia proposta è di stanziare 500.000 euro all’anno e costituire dal basso squadre civiche sul territorio, “gruppi di volontari nei quartieri” che in tempo reale possano mettere mano, senza lungaggini burocratiche, alle cosiddette ‘piccole cose’. Un modo anche per riprendersi un luogo e renderlo più sicuro.

9. ARTE CONTEMPORANEA: riorganizzazione del sistema delle concessioni delle sale per esposizioni attraverso uno schema concentrico orientato a ubicare negli spazi pregiati della città gli eventi a maggiore attrattività culturale. Un pool di esperti di settore affiancherà gli uffici comunali competenti nella valutazione di merito dell’evento proposto. Realizzazione nell’arco del mandato del padiglione di arte contemporanea RAM, nell’ambito del programma di sviluppo del polo culturale compreso sull’asse Biblioteca Gambalunga, Domus del Chirurgo, Museo della Città. Realizzazione della rete dell’arte contemporanea. Un moderno museo “Sites Specific”: luoghi diversi della città che sul modello delle esperienze culturali artistiche internazionali più avanzate diventano contenitori temporanei in rete per ospitare e produrre atti e eventi artistici (Dalle piazze a luoghi pubblici e privati, università e spazi diversi)

10. CONTENITORI CULTURALI: Biblioteca Gambalunga, Domus del chirurgo, Museo della Città e, in futuro, Casa del Cinema, ex Macello, cinema Astoria, compongono i lati di una rete culturale, fortemente orientata alla contemporaneità e in dialogo (non in competizione) con gli interventi compiuti o in essere sulla Rimini antica. Verranno sviluppate azioni per rilanciare Rimini come laboratorio della creatività,

11. FEDERICO FELLINI/PROGETTO CINEMA: In sinergia con la nuova Fondazione Fellini e l’Istituto Valloni, l’obiettivo deve essere quello di inaugurare la nuova Casa del Cinema entro il 32 ottobre 2013, ventesimo anniversario della scomparsa del Maestro. Va lanciato il tema della ‘smusealizzazione’ della figura di Fellini attraverso un programma che miri a portare nella città i segni della sua vita e delle sue opere e soprattutto della sua eredità culturale ispirata alla libertà e all’apertura alle più innovative contaminazioni culturali e sociali. In questo senso parallelo corre il progetto di fare di Rimini un luogo favorevole per la realizzazione di film, fiction, spettacoli attraverso l’istituzione di una ‘Film Commission Rimini’ (sportello che agevoli iter burocratici e accoglienza per produzioni) che promuova i luoghi e le eccellenze del territorio.

12. WI-FI: copertura wireless libera e gratuita per tutti i cittadini ed i turisti entro la fine dell’anno. In tutte le piazze, nei parchi e nei principali punti di aggregazione di Rimini, ad un costo per l’Amministrazione di poche centinaia di euro, entrerà in funzione questo progetto. L’accesso a Internet sarà a costo zero in centro, nella marina e nell’entroterra.

13. CENTRO STORICO/BORGHI: l’obiettivo di fondo è avere in centro più gente e meno auto. Le prime iniziative saranno orientate a riportare la vita e le funzioni principali, a seguito di un incremento dei residenti da raggiungersi attuando il Piano strutturale. Realizzarlo è possibile attraverso le coordinate del Piano Strutturale con il frazionamento degli edifici e la loro riqualificazione. Quelli con tre, quattro appartamenti da 200 metri bisogna ristrutturarli e realizzarne nuovi, più piccoli e accessibili. Riparte l’edilizia senza consumo del territorio, si mette una funzione (tornare ad abitare) in centro.

14. L’ANELLO DELLE NOVE PIAZZE: la città deve essere circolare, fatta di centri concentrici comunicanti tra loro 24 ore al giorno. Il centro storico di Rimini è uno di questi cerchi, caratterizzato da una serie di nuovi spazi aperti all’incontro, sinora utilizzati impropriamente. La prima piazza sarà ‘L’Isola della cultura’, a seguire l’idea prevede le Piazze dell’ingegno, il largo delle erbe, nuova Piazza San Bernardino, nuova piazza e riqualificazione Sigismondo e sant’Agostino, Piazza d’Arme e Piazza Malatesta, i bimbi e le mimose, nuova piazzetta San Martino, nuova piazzetta Zavagli. Il primo anello è quello delle nove piazze, il secondo quello mura Malatestiane e il terzo quello dei Borghi.

15. PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO: Il restauro del Teatro Galli- che verrà completato entro il 2014 – sarà in grado di segnare anche simbolicamente la rinascita del centro di Rimini. I Comitati d’area e dei Borghi saranno parte attiva delle attività d’intrattenimento e di fruizione del centro attraverso la definizione di un concreto protocollo di azioni pubbliche e private da completare entro il mandato. Entro il 2013 dovrà essere ripavimentata la seconda parte di Corso d’Augusto (piazza Cavour/Ponte di Tiberio), rendendola fruibile senza pericoli a biciclette e pedoni. Sarà ridefinito il regolamento per le autorizzazioni al transito in centro, in modo da rendere almeno meno frequente il verificarsi di episodi caotici o di parcheggio selvaggio.

16. RIQUALIFICAZIONE TESSUTO COMMERCIALE: il ripopolamento del centro storico dovrà innescare il circolo virtuoso della riqualificazione del tessuto commerciale, ora resa difficoltosa soprattutto a causa del problema affitti. Il Comune proporrà un pacchetto di agevolazioni tributarie e tariffarie (suolo pubblico, rifiuti) per un biennio al fine di sostenere chi decide di investire nella fase di start up aziendale. L’anello del centro storico si allarga ai borghi. L’obiettivo è la realizzazione di una cerniera di parcheggi lungo la corona dei borghi e dell’area urbana centrale della città. Poli scambiatori e parcheggi di accostamento con l’obbiettivo di passare dagli attuali 2270 a 5538. Verrà lanciato e definito nel primo anno di legislatura il progetto “Primo Chilometro”: individuazione di cento azioni concertate che a partire dal punto centrale di Piazza Tre Martiri per un raggio di un chilometro promuovono progetti che vanno dalla segnaletica al collegamento con parcheggi scambiatori ad aree attrezzate per l’uso gratuito di biciclette, etc. Sul fronte mare, occorre rilanciare il rapporto con la Regione per i contributi per la riqualificazione degli assi commerciali a mare. La riqualificazione dei lungomari avverrà attraverso progetti di rilancio delle funzioni di servizi e del commercio.

17. CIRCONVALLAZIONE VERDE: una capitale europea che guarda e impara a spostare il 10% di traffico annuo dall’auto a mezzi alternativi, pubblici, elettrici e mezzi ciclabili. Lo fa con due autostrade verdi, (raggi verdi) che l’una dal V Peep, passando dal Palacongressi, l’Arco, il Parco Cervi, sottopassando via Roma arriva al mare. L’altra risalendo il Marecchia, dal Porto incontra il Ponte di Tiberio, il centro storico, fino alla zona produttiva della via Emilia, prosegue per l’Ina Casa e seguendo l’Ausa arriva fino ai Padulli e la Grotta Rossa. L’obiettivo dei cinque anni è quello di passare dagli attuali 70 a 140 chilometri reali di piste ciclabili, tutte in rete e dunque efficienti e ben collegate.

18. IMPIANTI SPORTIVI: realizzazione della piscina olimpica in un polo attrezzato e polivalente tramite rapporto pubblico-privato; riqualificazione totale dei campi sportivi e da calcio esistenti, con rapporto pubblico/privato e scelta di bilancio dichiarata: da risorse solo per gestione e promozione a spese per investimenti, 1.000.000 all’anno per il decennio 2011-2021. Palestra a cielo aperto che preveda parchi urbani attrezzati per la pratica sportiva. A partire dal mare alla spiaggia, all’asta fluviale del Marecchia e a quella dell’ex corso Ausa fino al parco PEEP. Luoghi attrezzati con investimenti leggeri. Realizzazione de “La Circolare dello sport”(dopo le storiche Circolari 18 e 19). Nuova linea di autobus che collega tutti i centri sportivi riqualificati. Verrà destinato almeno 1 milione e mezzo di euro all’anno allo sviluppo di questa idea di sport, anche perchè le ultime ricerche statunitensi dicono che 1 euro investito in attività sportiva significa risparmiarne 10 in servizi sanitari nell’arco di soli quattro anni.

19. STADIO: per quanto riguarda il ‘Neri’, si deve realizzare una struttura polifunzionale, in cui oltre al campo di calcio trovino spazio altre discipline sportive e servizi per le persone e la comunità come luoghi d’incontro e spazi relazionali, palestre, centri benessere, servizi commerciali, ristorazione, da quella del territorio a quella ‘bio’, spazi per lo spettacolo dal vivo, concerti. Per raggiungere questo, che sarà senza alcun dubbio un obiettivo prioritario di mandato, non si deve scartare a priori l’idea di un investimento e/o un contributo anche con risorse pubbliche nell’ottica di una riqualificazione di comparto urbano che va dal vecchio palazzetto a via Ugo Bassi.

20. I 300 METRI: scuole, servizi sanitari, rete di piccola distribuzione commerciale, centri sportivi, aree verdi sono elementi che devono caratterizzare la vita di ogni parte urbana, sia essa a un metro o a 10 chilometri dalla sede comunale. Entro il mandato il 90% della popolazione riminese a 300 metri da casa dovrà avere un‘area verde, un mezzo pubblico e una pista ciclabile e la città il 10% in meno di traffico da auto all’anno. E’ già una realtà a Stoccolma, deve diventarlo a Rimini con le coordinate del piano strategico e l’azione del piano strutturale e del prossimo POC (piano operativo comunale).

21. MOBILITA’/TRASPORTO PUBBLICO: bisogna riequilibrare il rapporto tra trasporto privato e quello pubblico, oggi sbilanciato a favore del primo. Il potenziamento del trasporto pubblico passa attraverso la realizzazione del Trasporto rapido costiero; questo toglierà dalle strade principali 25 mila auto private all’anno, con enormi benefici anche dal punto di vista ambientale. La linea del Trc ha però bisogno di essere completata dai raccordi di mobilità e urbani nei 15 punti di snodo (stazioni) che dovranno trasformarsi in vere e proprie postazioni multifunzionali/nuove piazze urbane per il cambio di mezzo verso le aree centrali e di aggregazione della città, con una sistematica attenzione all’impatto estetico e alla riqualificazione urbana. La riqualificazione urbana delle varie frazioni da nord a sud ripartirà anche nell’impostazione delle nuove piazze /stazioni a partire dagli elementi identitari del luogo (es: Viserba delle Acque) L’agenzia che ha in carico il trasporto pubblico a Rimini deve ripensare radicalmente il suo piano industriale, legandolo all’aggiornamento in tempo reale degli snodi di maggiore fruizione del pubblico, adeguando il pagamento delle tariffe a sistemi non disagevoli per il cittadino. I punti di maggiore aggregazione dovranno essere serviti da mezzi di trasporto ecologici e caratterizzati anche esteticamente.

22. MOBILITA’/TRASPORTO PRIVATO: le intersezioni lungo la Statale Adriatica rimangono di gran lunga il problema principale della viabilità riminese. Occorre sbloccare le rigidità del Patto di Stabilità per mettere mano all’incrocio tra Statale e Superstrada e tra Statale e via Montescudo/Coriano, interventi peraltro già finanziati e pronti a partire. L’asse di via Roma, che offre un’alternativa concreta al transito sull’Adriatica nel tratto tra Rimini e Riccione, dovrà essere completato entro il 2012. Verranno realizzati assi di collegamento verticale protetti da monte a mare come ad esempio quello che collegherà i casetti, il polo scolastico di via Covignano, Porta Montanara.

23. MOBILITA’/IL PONTE DI TIBERIO: si tratta dello snodo viario più delicato e ‘fragile’ della città e va risolto non con una chiusura ma un intervento strutturale che miri a valorizzare l’intero quadrante che dall’Arco d’Augusto approda a San Giuliano. Va definita nel primo anno di mandato la soluzione tecnica che, oltre al sottopassaggio per il transito dei mezzi, preveda contestualmente un adeguato sistema di parcheggi e una riqualificazione complessiva. L’obiettivo è quello di rendere definitivamente pedonabile il Ponte di Tiberio nel 2014, bimillenario della sua costruzione.

24. MOBILITA’/AREE DI SOSTA: il piano della sosta, già approvato, prevede che nell’arco di un quinquennio l’offerta di parcheggi venga così incrementata: i parcheggi attualmente compresi tra centro e borghi passino da 2270 a 5538; venga triplicata l’odierna offerta dei parcheggi di attestazione e/o scambiatori, arrivando a una disponibilità complessiva di 17.500 posti.

25. MOBILITA’/AEROPORTO: dotare Rimini di un aeroporto di rango internazionale nei collegamenti con tutta Europa è un punto irrinunciabile per la città . L’obiettivo di Rimini per i prossimi 10 anni è il rappresentare essere un punto avanzato dell’internazionalizzazione dell’Emilia Romagna. Una porta naturale sull’Adriatico, uno snodo da dove fare arrivare persone dall’Europa e da tutto il mondo, passeggeri che sbarcando in Romagna possono trovare le prime opportunità di turismo, ma anche lavoro, cultura, etc, proprio lungo l’asse della via Emilia. Pur nella scarsità di risorse, l’Aeroporto di Rimini è una scelta prioritaria per le politiche del Comune capoluogo. Rimini deve sfondare il muro del milione di passeggeri annui, da Berlino, Mosca, Copenaghen e tutte le altre nuove destinazioni”.

26. PORTO: Rimini deve riconquistare il suo mare, al quale troppo spesso si è voltato le spalle. Lavorare sui tratti identitari della nostra città, significa valorizzare la risorsa mare e le importanti funzioni della pesca e della marineria con il suo mercato ittico, identità di un borgo storico che ha una lunga tradizione marinara. In questo senso credo sia opportuno pensare alla riqualificazione complessiva dell’area del porto come una delle priorità della Rimini del futuro. Tre le funzioni principali legate l’una all’altra: la funzione identitaria (la palata luogo del passato/presente/futuro dei riminesi), la funzione commerciale caratteristica con prospettive di attrattività turistica (il mercato del pesce appena pescato), la funzione artigianale (spazi adeguati alla cantieristica e ai maestri d’ascia).

27. RISORSA MARE, RISANAMENTO AMBIENTALE: L’idea della nuova direzione di Rimini è quella di una città che recuperi socialità, qualità urbana e ambientale, l’idea stessa del mare come risorsa e come valore aggiunto del territorio, avviando in concreto la separazione della rete fognaria secondo quanto prevedono gli atti recentemente approvati dal Consiglio Comunale di Rimini. Per quanto riguarda il sistema fognario, considerata proprio la naturale vocazione turistica della nostra città, l’obiettivo primario può tradursi in azioni orientate al miglioramento delle acque di balneazione. In questo caso l’Amministrazione Comunale dovrà mettere in campo sinergie fra la sfera pubblica e privata, anche regolarizzando gli allacci impropri (attualmente circa 32.000 nel Comune) in quanto sarebbe inutile separare la rete pubblica e lasciare che gli allacci privati scarichino le acque bianche nella rete nera e viceversa. Da città sul mare a città di mare, riprendersi la cultura del mare incrociando il risanamento ambientale, la cultura della risorsa mare con la riqualificazione di tutti gli assi del lungomare a partire da una visione integrata e strategica della città e non da interventi al di fuori di questa.

28. NUOVE IMPRESE: se l’asse principale dell’azione amministrativa deve essere l’innovazione l’Amministrazione Comunale avrà anche il compito di promuovere e sostenere la creazione di nuove imprese facendo leva sul potenziale innovativo sviluppato nei centri di ricerca del territorio costituiti dai poli tecnologici. Dobbiamo pensare ad un soggetto che: seleziona idee imprenditoriali con un elevato potenziale di crescita, offre assistenza gratuita a chi intende intraprendere un’iniziativa imprenditoriale ad alto contenuto di conoscenza e sostiene le imprese nei primi difficili anni dello start-up. Offre a chi intende investire in business innovativi un ricco e selezionato portafoglio di opportunità, aiutando gli investitori nel processo decisionale e assicurando assoluta riservatezza nelle trattative. Offre a manager e professionisti la possibilità di conoscere e collaborare con imprese che hanno elevate prospettive di crescita.

29. PARI OPPORTUNITA’: la questione delle pari opportunità è prima di tutto una questione di democrazia. E’ inutile fare ragionamenti sulla rappresentanza e sulla partecipazione se non partiamo dalle questioni di genere. Garantire che nei luoghi di Governo della cosa pubblica ci sia il contributo delle donne rappresenta un modo concreto perché la città cresca e si sviluppi avendo a riferimento le esigenze delle donne Riminesi. Da qui la scelta di garantire, tra gli organi amministrativi diretti e quelli degli Enti e/o società partecipati, uguale rappresentanza di genere. Sicuramente non partiamo da zero, ma c’è comunque da recuperare investendo di più in progetti che sappiano far ri-conciliare Rimini con i tempi e la vita delle riminesi. Ecco perché è mia intenzione andare più a fondo sulla questione istituendo una specifica delega alla Conciliazione.

30. SICUREZZA E POLIZIA MUNICIPALE: va ricostruito il rapporto sfilacciato con il Corpo della Polizia Municipale attraverso incentivi a progetti che diano il segno di una effettiva presenza sul territorio dell’Istituzione lungo l’intero arco della giornata. Presidi mobili e fissi nei punti di maggiore aggregazione (spiaggia compresa) a tutela della sicurezza e del decoro, un servizio quotidiano di vigilanza lungo arterie viarie di penetrazione negli orari di entrata (7.30/8.30) e uscita (17.30/18.30) dalle attività lavorative, servizi settimanali specifici per il contrasto di sentite problematiche di ordine pubblico (guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, prostituzione etc.); sono alcune delle attività che dovranno caratterizzare il nuovo ruolo dell’agente di Polizia Municipale ‘amico’ della città e dei cittadini. Va rilanciato il tema di una cultura diffusa della legalità in ambito economico e lavorativo. Ciò in sistematica concertazione con gli Organi di Polizia e gli Enti locali, attraverso il Comitato per l’ordine pubblico della sicurezza. Sottoscrizione del protocollo della legalità. Il Comune orienterà il lavoro del suo sportello unico anche per conoscere le dinamiche di mercato e gestionali delle strutture (caratteristiche della gestione: proprietaria/locazione/affittanza; provenienze territoriali e nazionalità nuovi proprietari o affittuari/gestori; accentuato turnover gestionale per alberghi e r.t.a.; distribuzione delle strutture “critiche” in base alla classificazione, etc.).

31. ANZIANI: il grande obiettivo per i prossimi 5 anni è quello della socialità. Significa potenziare e mettere in rete le attività dei 9 centri sociali sul territorio comunale; rafforzare l’assistenza domiciliare, sperimentandone anche nuove forme che permettano alle famiglie di potere tenere l’anziano in casa serenamente; sviluppare finalmente un programma dettagliato che abbia l’obiettivo di coinvolgere la popolazione over 65 in attività di pubblico servizio, soprattutto legate al rapporto con le giovani generazioni.

32. HANDICAP E DISAGIO SOCIALE: l’obiettivo è quella di non avere una città separata o preclusa ad alcuno. Bisogna rilanciare il lavoro della commissione barriere architettoniche al fine di prevedere in ogni nuovo intervento, sia pubblico che privato, l’assoluto abbattimento degli ostacoli fisici che impediscono la libera fruizione della città. Va pianificato, nell’ambito dei luoghi più frequentati, un programma di riqualificazione urbana specificatamente orientato all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti. Il Comune di Rimini, attualmente, eroga un monte di 8 milioni di euro tra agevolazioni, esenzioni e contributi diretti verso persone che hanno difficoltà o sono marginalizzate (economica, sociale, lavorativa). Queste risorse vanno prioritariamente confermate anche per i prossimi 5 anni, non erodendo un euro a misure che danno l’esatta cifra di una città solidale, altruistica, che non lascia indietro nessuno.

33. SCUOLA: Il primo obiettivo dev’essere “liste d’attesa zero” per la fascia 0-3 anni, offrendo entro il 2016 un’offerta di 1500 posti (contro i 960 attuali) nei nidi. Nostro dovere è incentivare gli asili nido, puntando sulla qualità e permettendo ai genitori – grazie all’aumento dell’offerta privata e pubblica – di poter trovare posti
per i propri figli, e di poter scegliere il luogo più adatto per la crescita del bambino ed più vicino casa. A Reggio Emilia il rapporto fra nidi pubblici e privati è attorno al 50%: a Rimini dobbiamo procedere con lo stesso metodo, attraverso convenzioni con la cooperazione, le parrocchie, le imprese, i luoghi di lavoro, e tutti quelli che hanno a cuore l’educazione. L’edilizia scolastica dev’essere la via per mostrare la qualità: si costituirà un gruppo fisso formato da muratori, falegnami, imbianchini, elettricisti ed idraulici che continuamente possa monitorare quotidianamente le scuole a fornire quell’assistenza quotidiana per risolvere velocemente i problemi e migliorare sensibilmente il confort. . Inoltre, ogni anno destineremo specifici fondi in modo che in cinque anni tutti gli 80 edifici delle scuole riminesi possano ricevere almeno un intervento importante o la ristrutturazione di cui hanno bisogno da lungo tempo. Verranno inoltre informatizzate tutte le scuole: un computer su ogni banco, ogni scuola su internet. Nonostante i tagli selvaggi del Governo, manterremo il nostro impegno sul sostegno all’handicap.

34 CASA: Con il nuovo PSC sono destinati all’iniziativa pubblica superfici edificabili per circa 1000 alloggi. Su l’utilizzo di questa capacità edificatoria è mia intenzione utilizzare, oltre alle forme classiche dell’edilizia residenziale pubblica, forme innovative quali l’autocostruzione ed il co-housing.

35 GREEN ECONOMY: La sfida dell’economia verde. In Europa stiamo vivendo quella che Jeremy Rifkin ha definito la terza rivoluzione industriale, ossia un totale cambiamento di prospettiva sulle politiche energetiche. E protagonisti di questo cambiamento epocale sono proprio i territori. Rimini deve raccogliere questa sfida e rilanciare. La nostra città ha già attraversato una fase di sviluppo delle fonti rinnovabili, che ha creato nuove imprese e nuovi posti di lavoro e, al contempo, ha permesso ai cittadini di tagliare i costi delle bollette grazie agli incentivi. Ora bisogna porsi obiettivi più ambiziosi, proseguendo sulla strada dell’innovazione energetica. Occorrono regole semplici e trasparenti per l’approvazione di impianti da fonti rinnovabili, facilitazioni che incoraggino investimenti in progetti di piccole dimensioni per la famiglia, la piccola e media impresa, gli uffici pubblici, le scuole e la comunità. Le fonti rinnovabili debbono seguire un modello distribuito, per creare una vera democrazia energetica, che permetta a famiglie e imprese di risparmiare e di tagliare le emissioni di CO2. E’ quindi di una nuova cultura che le città hanno bisogno, quella stessa cultura di cui si nutre la green economy. Troveranno spazio anche iniziative di green culture: le case dell’acqua saranno diffuse omogeneamente sull’intero territorio riminese, la raccolta differenziata verrà rafforzata. Propongo l’istituzione di un forum riminese per le energie distribuite (F.R.E.D) che coinvolga tutti gli attori sociali, gli operatori economici che lavorano sulle energie rinnovabili al fine di concertare un vero piano per l’adozione e lo sviluppo di queste nuove forme di energie in grado di promuovere l’autoproduzione energetica, il piano per l’individuazione di siti dove collocare il fotovoltaico, etc.

36 LA BUONA SOCIETA: L’adozione immediata del protocollo per la legalità al fine di combattere l’infiltrazione mafiosa nel territorio riminese e al fine di avviare misure per la prevenzione del crimine organizzato e la promozione della cultura della legalità. Nell’arco del primo anno di mandato realizzazione di un “piano per le nuove povertà”: avviamento di una strategia a partire dalla codificazione di azioni omogenee a favore di chi vive situazioni di estremo disagio.

(nella foto, Gnassi e i rappresentanti della coalizione)