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Trasportava hashish dall’India da tre anni. Arrestato all’aeroporto Fellini

Se gli fosse andata bene, questo sarebbe stato il terzo viaggio in India, in tre anni, con i bagagli pieni di droga. Quattro chili di haschisc pakistano per l’esattezza. Direttamente importato dal riminese di 47 anni, nativo di Bagnacavallo, residente in un comune della zona sud dell’entroterra riminese, arrestato ieri mattina all’aeroporto di Rimini. Da quando era rimasto senza lavoro, nel 2006, ecologista convinto, organizzatore di fiere new age, ufficialmente commerciava monili dall’India. Per eludere i controlli negli aeroporti internazionali, faceva viaggiare la droga da sola imbarcando i bagagli su un altro volo, ne simulava lo smarrimento e se li faceva rispedire direttamente a casa. Nulla era lasciato al caso: la denuncia la faceva nell’efficiente aeroporto di Monaco, e volava con la compagnia tedesca Lufthansa, una delle poche che prevede la consegna dei bagagli a domicilio, in caso di smarrimento. Il domicilio indicato, inoltre, era una casa in vendita. Tornati due giorni dopo di lui, martedì mattina a Roma, i bagagli però, grazie anche al fiuto dei cani di Fiumicino, li hanno ritirati le fiamme gialle riminesi, che da tempo stanno monitorando chi effettua viaggi ‘sospetti’ in Sudamerica, India, e Spagna. Nel doppio fondo della valigia dell’uomo, c’erano quasi 2 kg di hashish. Il 47enne, è stato arrestato ieri all’aeroporto di Rimini dove ad attenderlo c’erano i finanzieri, alcuni dei quali si sono finti personale dell’ufficio bagagli. In grgo questo tipo di operazione si chiama ‘consegna controllata’ – ha detto il Colonnello Gianfranco Lucignano della Guardia di Finanza Rimini – che consente di ritardare il sequestro della presunta sostanza stupefacente finchè non arriva nelle mani del ‘proprietario’. Quando abbiamo ricontrollato il bagaglio davanti a lui, che si aspettava invece di doverlo solo ritirare, probabilmente si era già reso conto che quello sarebbe davvero stato l’ultimo viaggio’.
All’aeroporto di Bologna c’era un altro suo bagaglio ‘smarrito’, con lo stesso doppio fondo di haschish. In casa aveva oltre 16.000 euro in contanti. Sequestrato anche materiale vario tra computer e cellulari per oltre 10mila euro.