Fatturato di 55miloni e assunzioni confermate: Ikea tiene nonostante la crisi
Con un fatturato di 55 milioni di euro e 1.6 milioni di persone che hanno visitato il negozio, Ikea Rimini sembra non soffrire più di tanto della crisi che invece ancora attanaglia l’economia riminese.
All’indomani del rapporto economico 2010 della provincia che vede sul nostro territorio una cassa integrazione a livelli mai visti, Ikea Rimini conferma il numero delle assunzioni.
Rimane preponderante la tipologia del part-time (72%) con una durata media che si attesta sulle 24 ore settimanali. Il 68% dei dipendenti Ikea Rimini sono a tempo indeterminato, l’obiettivo è quello però di arrivare all’85%, e il 41% della classe manageriale è donna.
Erogate circa 2.800 ore di formazione. L’88% di queste esperienze formative è stato rivolto alla maggioranza dei collaboratori Ikea e il restante 12% ai manager.
Il sociale. Diverse le partnership con associazioni locali, quali l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Il Millepiedi, portando avanti iniziative a favore di: minori in situazioni di sofferenza o di disagio, persone diversamente abili e soggetti senza fissa dimora.
37mila euro sono stati donati per il progetto di realizzazione del nuovo day hospital oncologico dell’ospedale Infermi di Rimini. Due i progetti di arredo a favore delle associazioni locali “Gli Amici di Gigi” e “Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII”. Infine dall’8 al 23 Aprile 2011, nello spazio adibito antistante al negozio, IKEA Rimini svilupperà un “Mercatino Usa & Riusa”, iniziativa dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Il ricavato sosterrà il progetto “Un pasto al giorno”.
L’ambiente. L’impegno di IKEA nella riduzione di anidride carbonica si manifesta attraverso la riduzione dei consumi, l’ottimizzazione del funzionamento degli impianti e l’approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili (nel 2010 pari all’ 83%). Inizierà a maggio l’installazione di un impianto fotovoltaico che entrerà in funzione a giugno.
Nel 2010 sono stati recuperati il 90% dei rifiuti (+3% della quota di rifiuti riciclati). In crescita l’utilizzo di cibo biologico con 58 ricette nel menù.