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Basket. Crisi Crabs, Giorgio Corbelli non vede alternative alla liquidazione

Presidente, com’è andato l’incontro di questa mattina in Municipio?
“Purtroppo è andato male, non ci sono fatti nuovi. Tutti i partecipanti alla riunione non hanno portato nulla di nuovo, quindi la situazione è molto difficile”.

A questo punto cosa succederà?
“Temo inizi una sorta di liquidazione perché ormai non c’è più tempo. Noi siamo già stati sanzionati nel passaggio precedente della capitalizzazione e non ci sono più i tempi per dilazionare il problema”.

Si parla di un debito di 830mia euro.
“Sì, sono i mancati introiti rispetto al bilancio preventivo. Purtroppo io quello che potevo e dovevo fare l’ho fatto, altrettanto non è successo per le altre componenti”.

Cosa farà ora?
“Ho convocato un’assemblea dei soci per il 16 marzo per prendere le delibere necessarie”.

Potrebbe anche rassegnare le dimissioni da presidente?
“Io sono venuto per aiutare il Basket Rimini e lo faccio in maniera forte, non per fare il liquidatore per questa società. Si dovrà trovare un liquidatore che non posso essere io”.

Si è parlato nei giorni scorsi della possibilità di cedere qualche giocatore della prima squadra.
“Se questo può aiutare a diminuire la passività lo faremo, certamente lo faremo laddove ci saranno proposte economiche che possano dare un concreto aiuto”.

Quante possibilità ci sono di vedere ancora i Crabs a questi livelli?
“Per quello che ho sentito stamattina molto poche. Non credo che questa società possa programmare per l’anno prossimo. Rimini Sport si era presa degli impegni, aveva fatto tutto sommato dei preventivi che non si sono avverati. E’ scattato purtroppo quel meccanismo che io volevo scongiurare dal primo giorno: è arrivato Corbelli, vada avanti lui”.

(nella foto, Giorgio Corbelli)

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