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Tasse, parcheggi, pontile e piazza Unità. La Confcommercio dice la sua

La prima lamentela di Confcommercio Riccione riguarda una situazione nata anni fa per regolamentare sedie e tavoli sulla pubblica via, ma mai aggiornata.
Tra Tosap e canone di occupazione del suolo pubblico un commerciante di viale Ceccarini paga quasi il triplo dei colleghi di altre zone di pregio a Rimini o Cattolica: 9.000 € per venti metri quadri rispetto a 3.100-3.330.
Troppo cari anche i costi dei parcheggi sul lungomare: due euro all’ora, e fino a 10 euro per tutto il giorno, con agevolazioni finora limitate ai soli operatori balneari.
“Stiamo facendo una proposta per cercare di ridurre tutte le tariffe”, spiega Lucia Baleani, Commissario di Confcommercio Riccione.
Stroncato il progetto del pontile. Per i rischi di erosione per la zona nord, ma anche per il costo in termini di impatto e contropartita dell’opera. E poi, se in Italia l’ultimo pontile è stato costruito nel ’68, ricorda la Confcommercio, ci sarà pure un motivo.
“eEr l’impatto erosivo, ambientale e commerciale non si può fare a Riccione un’opera con un ritorno che non si sa bene per chi sia”.
Bocciato anche l’arco monumentale da 30 metri: farebbe ombra e sarebbe rumoroso col vento.
Ce n’è infine, anche per piazza Unità. La Confcommercio presenterà proprie proposte, perché serve una riqualificazioni, ma non nei modi previsti dall’Amministrazione, e soprattutto nei tempi: “In una zona a 100 metri dalla quale sta per aprire un ipermercato – lamenta la Baleani – non si può pensare di fare un parcheggio interrato e stare per un anno e mezzo con i lavori in piazza dove per noi comunque è vitale il parcheggio. Non interrato, ma a raso”

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