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Politica Rimini

Ric. pubblichiamo. Frasi Berlusconi, la Marchioni (PD) aderisce a mobilitazione

In foto: Alla manifestazione di questa mattina in piazza Tre Martiri a Rimini contro le recenti dichiarazioni del premier Berlusconi parteciperà anche Elisa Marchioni, parlamentare del PD, che trasmette una riflessione in merito:
Alla manifestazione di questa mattina in piazza Tre Martiri a Rimini contro le recenti dichiarazioni del premier Berlusconi parteciperà anche Elisa Marchioni, parlamentare del PD, che trasmette una riflessione in merito:
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sab 6 nov 2010 09:36 ~ ultimo agg. 00:00
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La Marchioni rivolge al premier l’invito a non guardare le persone, e in particolare le donne, solo in termini di bellezza o bruttezza. E cita, in chiusura, Ingrid Betancour.

L’intervento di Elisa Marchioni:

A Sakineh potrebbero rimanere poche ore di vita; già martedì, era stato annunciato dalle autorità iraniane che l’esecuzione si sarebbe potuta tenere forse mercoledì. Il differimento è solo temporaneo, il messaggio è che manca poco. E nonostante le firme, nonostante la mobilitazione, nonostante il progresso, non ci resta che tremare insieme a questa donna che attende. Restare con lei, col fiato sospeso, in attesa di un compimento ingiusto e feroce. Lottare non è ancora bastato.
Di altre donne sono piene le pagine dei giornali di questi giorni. Da altro punto di vista, in altro modo, sempre oggetti, sempre corpi-oggetto da controllare, da possedere. Se belle, oggetto di ogni attenzione; tanto da spingerle a divenire ciniche imprenditrici di se stesse. Se non belle, meritevoli di dileggio senza pudore. E’ una donna brutta la protagonista della barzelletta che porta alla bestemmia, pronunciata rotonda dal Presidente del Consiglio. Brutta, quindi, una donna che può essere mortificata senza rimorso.
Parlando di stupri, non dimentichiamo anche che il Presidente del Consiglio sottolineò sempre in una delle esilaranti battute che gli sono consone, che sono le donne belle quelle che vanno difese: quelle ‘racchie’, gli scrisse una collega parlamentare, ‘non si sa se non corrano rischi o non meritino la fatica di essere protette’.
Saremo in piazza, alle 11, a dire una cosa che pare di buon senso, banale tanto che a dirla suona strano che non sia ancora realizzata. Diremo ancora una volta che crediamo che la parità di dignità e di rispetto è ciò che esigiamo per le donne, per gli omosessuali. E per gli uomini. Da tutti, e in particolare, da chi ci rappresenta ai livelli più alti.
Egregio Signor Presidente del Consiglio, forse non sa che le persone, tutte, sanno fare e dare cose straordinarie, se solo lei sapesse vedere oltre le prestazioni sessuali. Tra i tanti e tanti esempi che mi vengono in mente, le indico la scelta di una donna, che mi ha colpito. Che ci dice che qualunque cosa succeda, non si può mai smettere di lottare, per ogni donna e ogni uomo, per Sakineh, per una realtà che sia a misura per ogni bambina, bambino, e per ogni persona al di là di come è, di cosa crede, di chi ama. Che c’é alternativa, sempre, a vedere la vita come un percorso tra persone belle e brutte, sessualmente attraenti o no.

Ho incontrato Ingrid Betancour, che, liberata dopo anni di prigionia incatenata ad un albero, aveva davanti molti modi per uscire dalla sua esperienza. Tutti avrebbero capito se avesse espresso rabbia. Il primo impegno che si è presa, tornata libera, è stato di promuovere un progetto a favore dei bambini del villaggio da cui provenivano i suoi carcerieri. Diventavano tutto guerriglieri per disperazione. Il suo progetto di studio e lavoro, ha offerto un’alternativa. Perché potessero almeno scegliere il proprio futuro.