Piano Strutturale e alberghi. Altre 9 aree per costruire ricettivo
Questa mattina la Terza Commissione Consiliare ha affrontato la parte del piano strategico relativa alla zona turistica. Le prescrizioni definitive, sono però affidate al POC.
Una questione di “decolli” e “atterraggi”, ma per far decollare l’innovazione delle strutture turistiche. E’ questo, assicurano i redattori del piano, il senso delle possibilità offerte agli alberghi che, ormai fuori mercato, scelgono di cedere, anche in parte, le loro strutture ad altri alberghi: accorpare più parti piccole per creare realtà più grandi e competitive. L’Amministrazione, in cambio, concede a chi “decolla” dei diritti edificatori per il residenziale da far “atterrare” in aree non turistiche. Gli indici, a seconda delle diverse zone, saranno definiti dal Piano Operativo Comunale, che spetterà alla prossima amministrazione. Intanto sono state valutate le aree di atterraggio urbanizzabili: su un potenziale stimato di 5.000 alloggi, ne sono state valutate per 8.000, in modo da evitare futuri monopoli del mercato. Ma c’è anche spazio per chi vuole costruire nuovi alberghi: esistono a Rimini altre 9 aree oltre gli 8.000 metri quadri che possono avere destinazione ricettiva. Tra queste, l’area oggi a uso parcheggio a mare di Fiabilandia, quella dietro la chiesa di Rivabella e aree a Viserbella a ridosso della ferrovia. Infine, la possibilità di nuovo ricettivo anche a monte della ferrovia: i diritti edificatori per chi lascia il mare saranno infatti triplicati se invece di residenziale si realizzeranno alberghi, non necessariamente balneari. Una proposta sperimentale, ma già a Pinarella di Cervia, ad esempio, sta nascendo un grande albergo con negozi e altri servizi, ma senza vista mare.
(Newsrimini.it)