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Dopo caso CIS, il Titano adotta un atto per superare il segreto bancario

“Si tratta di un atto diviso in due parti – spiega il segretario alle Finanze, Pasquale Valentini (nella foto) – da una parte si stabiliscono in maniera puntuale l’operatività sullo scambio di informazioni dell’ufficio di collegamento (Clo) così come fatto presente dalle raccomandazioni Ocse, e dall’altra si supera l’impasse dovuta a tutta la vicenda del commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) con ricadute sulla controllata Cis (Credito industriale sammarinese)”.
Il decreto legge “Misure urgenti di adeguamento agli standard internazionali in materia di trasparenza e scambio di informazioni”, rende più esplicita la “non retroattività” della norma che prevede, quale condizione per la trasmissione dei dati alla capogruppo estera (come nel caso della Carim), la sussistenza di accordi vigenti tra le rispettive autorità di vigilanza, chiarendo così l’ammissibilità di tale trasmissione, unicamente con riferimento ai gruppi preesistenti, anche nelle more dei predetti accordi. “In pratica – spiega Valentini – nel caso di una banca sammarinese partecipata da un gruppo italiano come nel caso di Carim o anche della Banca agricola e commerciale e Unicredit, per la trasmissione dei dati alla capogruppo non si può opporre il segreto bancario. Si tratta di un atto intermedio – conclude – in previsione di un accordo tra Banca centrale di San Marino e Banca d’Italia”. (ANSA).