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Ambiente Rimini

Depuratore Santa Giustina. Innocenti: 'Inutile. Il problema è la rete fognaria'

In foto: Ivan Innocenti, ambientalista riminese, interviene sul potenziamento del depuratore di Santa Giustina. 'Il problema – dice- è nella rete fognaria, rete che si deve separare in bianca e nera prima di investire inutilmente nel depuratore di Santa Giustina. Costoso (45 mln di euro) e obsoleto'
Ivan Innocenti, ambientalista riminese, interviene sul potenziamento del depuratore di Santa Giustina. 'Il problema – dice-  è nella rete fognaria, rete che si deve separare in bianca e nera prima di investire inutilmente nel depuratore di Santa Giustina. Costoso (45 mln di euro) e obsoleto'
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sab 6 nov 2010 16:43 ~ ultimo agg. 00:00
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Ricevuto pubblichiamo:
‘Il Direttore di Hera Rimini, Edolo Minarelli, lancia un allarme. Afferma che, cambiando gli interlocutori, l’ampliamento del depuratore non si farà più, chiamando all’emergenza i sindaci a cui detta i tempi con cui devono incontrarsi e decidere. L’intervento per l’ampliamento del depuratore invece è tutt’altro che urgente e necessario, anzi è inutile e dannoso.
Viene da pensare che i motivi dell’urgenza siano altri e legati ad impegni politici e economici che poco hanno in considerazione le esigenze del nostro territorio. Infatti in questi ultimi anni si è ampiamente dimostrato che esistono soluzioni più rapide ed economiche per affrontare il problema. In primo luogo l’intervento sulle infrastrutture esistenti. L’esempio della soluzione del problema del depuratore di Bellaria parla da solo. Giudicato in passato obsoleto e irrecuperabile si è pertanto proposta la realizzazione del tubo che collega Bellaria e santa Giustina; costo superiore a 20 milioni di euro. Invece con un intervento di 6 mesi e la spesa di poco più di un milione di euro il problema Bellaria oggi non esiste più. Però e rimasta la volontà di realizzare l’inutile tubo di collegamento. Per quale motivo? A beneficio di chi? Un intervento analogo è stato realizzato con successo anche al depuratore di Rimini Marecchiese. Ora venuta a cadere l’esigenza di collegare Bellaria perché si vogliono spendere i denari nel potenziamento del depuratore di Santa Giustina. Che motivo c’è? Quando non piove l’impianto è proporzionato
e soddisfa le nostre esigenze, anche quelle estive. Quando piove e tutto si mischia nella rete fognaria obsoleta non si è in grado di trasferire tutta l’enorme mole di acqua e liquame al depuratore e si scarica in mare. Il problema è nella rete fognaria, rete che si deve separare in bianca e nera prima di investire inutilmente nel depuratore di Santa Giustina. Il nuovo impianto ha anche altri difetti oltre ad essere molto costoso. Costi che verranno scaricati sulle bollette che paghiamo a favore dei fornitori e dei manutentori dell’impianto. Molto poi si potrebbe dire sul degrado che subirà il nostro fiume Marecchia e la nostra costa che saranno interessati a una quantità di reflui doppia rispetto ad oggi. Altre considerazioni ancora si potrebbero aggiungere sulla necessità e possibilità del riuso delle acque depurate. L’emergenza esiste, ma è quella di scongiurare questo intervento. L’emergenze vere invece sono quella degli scarichi a mare, che mettono a rischio la nostra salute (il caso di questo aprile di due sportivi nuotatori ammalatisi è eloquente), e la separazione delle fognature, che sono la principale causa dei problemi del nostro sistema di depurazione. Questi 45 milioni di euro sarebbe bene spenderli per i motivi sopra e non in un progetto che non risolve alcuno dei problemi che oggi sono sul tavolo e che con queste scelte si dimostra volere ancora rimandare al mai’.