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Nazionale Scuola

Ancora un 'No Gelmini Day'. Studenti in piazza in tutta Italia

In foto: 200mila in 100 piazze contro la riforma. Dietro allo striscione 'Siamo tutti sulla torre. Diritti per tutti' è partito da largo Cairoli a Milano un lungo corteo degli studenti delle scuole superiori e delle università per la mobilitazione nazionale del 'No Gelmini Day'.
200mila in 100 piazze contro la riforma. Dietro allo striscione 'Siamo tutti sulla torre. Diritti per tutti' è partito da largo Cairoli a Milano un lungo corteo degli studenti delle scuole superiori e delle università per la mobilitazione nazionale del 'No Gelmini Day'.
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mer 17 nov 2010 19:03 ~ ultimo agg. 00:00
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La manifestazione percorrerà le vie del centro, per dirigersi poi al provveditorato agli studi in via Ripamonti. Da lì una delegazione di studenti raggiungerà via Imbonati, nella periferia nord della città, per portare la solidarietà del mondo della scuola ai tre immigrati che da una decina di giorni stanno protestando sulla torre dell’ex Carlo Erba. Numerosi i cori contro il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini e contro i tagli all’istruzione. ‘Dovete darci il denaro’ è uno degli striscioni comparsi nel corteo.

Numerose scritte con vernice spray sono state lasciate sulle vetrine di banche e negozi lungo il corteo organizzato oggi a Milano dal coordinamento dei collettivi studenteschi per il ‘No Gelmini Day’, contro i tagli alla scuola. Ragazzi con il viso coperto hanno tracciato scritte come ‘La crisi ve la creiamo noi’ e ‘Assassini, m….’ sulle vetrine delle filiali della Monte dei Paschi di Siena in largo Cairoli, della Banca Popolare di Lodi in via Orefici e della Bpm e Banca d’Etruria in via Mazzini. Gli imbrattatori hanno colpito anche su alcuni negozi all’inizio di via Torino. Numerosi i fumogeni accesi, uno dei quali in piazza Missori ha incendiato un piccolo distributore di annunci in carta. Durante la manifestazione, a cui stanno partecipando migliaia di ragazzi, è stato anche distribuito un volantino contro la polizia. Il foglio fa riferimento al 6 novembre scorso quando, si spiega, un agente sparò a un’auto nel quartiere Ticinese che non si fermò all’alt e, secondo quanto riferito poi dalla questura, tentò di investire il poliziotto. Nel volantino è scritto: “La polizia spara”, e dopo aver ricostruito quanto accadde il 6 novembre aggiunge che “la polizia è una minaccia organizzata contro le nostre vite. Riprendersi le strade oggi e liberare il territorio da chi in armi lo occupa è una questione vitale. Organizziamoci contro la polizia”. Una parte del corteo degli studenti è arrivata davanti Montecitorio. I manifestanbti urlano ‘Dimissioni’ e ‘Vergogna’. (ANSA)