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5xmille. Zoffoli (PD) Regione. 'La sussidiarietà non è elemosina'

In foto: “Ripristinare subito il 5 per mille. Presentata una risoluzione all’Assemblea Legislativa”. Il Consigliere regionale Damiano Zoffoli invita la Giunta regionale ad adoperarsi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Parlamento perché, nella Finanziaria 2011 venga reintrodotta la copertura del 5 per mille, per finanziare il volontariato e la ricerca
“Ripristinare subito il 5 per mille. Presentata una risoluzione all’Assemblea Legislativa”.
Il Consigliere regionale Damiano Zoffoli invita la Giunta regionale ad adoperarsi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Parlamento perché, nella Finanziaria 2011 venga reintrodotta la copertura del 5 per mille, per finanziare il volontariato e la ricerca
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mar 23 nov 2010 12:49 ~ ultimo agg. 00:00
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“Grave preoccupazione. Dopo oltre 5 anni, infatti, non solo il 5 per mille non è diventato una legge fiscale dello Stato (a differenza di quanto è successo in altri 12 Paesi europei), ma nella Legge di Stabilità ora all’esame della Camera dei Deputati, la copertura per la misura sperimentale (da 5 anni!) è stata drasticamente decurtata da 400 milioni a 100. Ovvero il 5 per mille, dalla sera alla mattina, si è trasformato nell’1,25 per mille. Alla faccia degli impegni presi con la platea dei contribuenti (oltre 15 milioni di cittadini) e con quella delle organizzazioni del non profit impegnate nell’assistenza, nella promozione culturale e nella ricerca scientifica”.
È quanto esprime il Consigliere regionale Damiano Zoffoli, che ha presentato una risoluzione all’Assemblea Legislativa che invita la Giunta regionale ad adoperarsi presso il Governo nazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Parlamento perché, nella legge Finanziaria 2011, quale coerente applicazione del quarto comma dell’art. 118 della Costituzione Italiana, venga reintrodotta in maniera integrale la copertura del 5 per mille, come strumento di solidarietà e sussidiarietà per finanziare il volontariato e la ricerca.
“Tre milioni di volontari, oltre 30mila organizzazioni non profit, 700mila dipendenti: sono questi i numeri del Terzo settore italiano, ovvero quel mondo, fatto di solidarietà, volontariato, partecipazione civica ed economia sociale che non è né Stato né mercato. Un mondo fatto di persone – prosegue Zoffoli – giovani e meno giovani, impegnate per un ideale di giustizia e orientate dai valori della sussidiarietà, che negli ultimi 20 anni è costantemente cresciuto fino a diventare interlocutore irrinunciabile delle Istituzioni ed elemento portante anche del sistema economico”.
“La sussidiarietà non è elemosina – conclude il Consigliere Zoffoli – ma qualcuno sembra non averlo ancora capito. Forse il legislatore non sa che proprio in questi tempi di crisi le organizzazioni sociali italiane hanno moltiplicato le iniziative e sono in prima fila per la tenuta sociale del Paese. In tal modo, invece, gli si impedisce di poter programmare e stabilizzare i propri progetti, per meglio proseguire nel loro generoso impegno a servizio della collettività”.