Videosorveglianza: telecamere collegate alla Polizia municipale da settembre

Una funzione di deterrenza nei confronti della delinquenza, più che la possibilità di intervenire in tempo reale contro i reati. Questo il motivo per cui il Comune di Rimini ha installato un sistema di videosorveglianza. 31 telecamere, da Viserba a Miramare, passando per il centro storico, la marina e la stazione ferroviaria, non necessariamente osservate da qualcuno.

Anzi, difficile che lo siano durante la notte, visto che il servizio di Centrale Operativa della polizia municipale, a causa degli organici scarsi, da alcuni anni non viene coperto tra l’una e le sette del mattino, tranne che nei fine settimana. Un ruolo di finestra in tempo reale sulla città le telecamere potranno averlo durante il giorno, ma solo quando queste saranno effettivamente collegate alla centrale della polizia municipale.

Oggi le immagini finiscono ad un centro di elaborazione dati. Dove, in caso si debba risalire all’autore di un reato, possono essere recuperate e visionate. Secondo le nuove leggi per sette giorni, invece delle 24 ore prima previste. L’adeguamento alla nuova normativa è stato deciso ieri sera in consiglio comunale, dove un’interrogazione del consigliere del Pdl Gioenzo Renzi ha riportato all’attenzione il mancato collegamento delle telecamere, attivate oltre un mese fa. “Attendiamo le autorizzazioni del ministero delle Telecomunicazioni” – spiega il vicesindaco Antonio Gamberini. “Il ministero naturalmente è già attivato, sta preparando gli atti finali”.