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Vendemmia. Coldiretti: buona qualità, ma deve crescere remunerazione

In foto: La vendemmia 2010 sarà di alta qualità. A rilevarlo è la Coldiretti regionale che lancia però un allarme: se il prezzo pagato ai produttori continuerà a scendere le vigne potrebbero scomparire dai paesaggi romagnoli.
La vendemmia 2010 sarà di alta qualità. A rilevarlo è la Coldiretti regionale che lancia però un allarme: se il prezzo pagato ai produttori continuerà a scendere le vigne potrebbero scomparire dai paesaggi romagnoli.
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sab 28 ago 2010 10:58 ~ ultimo agg. 00:00
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Nei vigneti regionali ci sono le premesse per ottenere ottimi vini. A rilevarlo è la Coldiretti dopo l’avvio in tutte le province della raccolta delle uve per i vini bianchi e per quelli destinati alla spumantizzazione. Anche per i vini rossi, le cui uve saranno raccolte da metà settembre, l’associazione prevede un’elevata qualità. La produzione regionale dovrebbe essere invece in linea con la vendemmia 2009 che è stata di 6,5 milioni di ettolitri. Coldiretti rileva anche come, dopo anni di vendemmia anticipata a causa del meteo, quest’anno si sia tornati ai tempi normali con conseguenze positive sulla qualità del prodotto. Fin qui le note positive. L’associazione rileva poi infatti che l’alta qualità deve trovare però un adeguato riscontro nel prezzo pagato ai produttori che lo scorso anno invece è sceso dal 20% al 40% rispetto al 2008. Secondo i dati dell’Osservatorio Agroalimentare regionale il vino nel 2009 è stato remunerato ad un prezzo medio di poco più di 37 euro ad ettolitro, un valore inferiore a quello di 15 anni fa quando i prezzi di produzione erano molto più bassi. “Se le uve non saranno adeguatamente remunerate – sostiene il presidente regionale, Tonello – c’è il rischio della scomparsa dei vigneti”. Un rischio che in parte è già realtà visto che in regione la superficie a vigna è diminuita in dieci anni di oltre 8.000 ettari. Alla tendenza della filiera di abbassare i prezzi alla produzione, i produttori rispondono però aprendo le porte delle loro aziende ai consumatori per la vendita diretta: a farlo nel 2009 sono stati oltre 2.300 in regione, il 43% in più del 2008.