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Scottature sotto l’ombrellone: uno studio scientifico spiega perchè

Secondo uno studio apparso di recente sulla rivista scientifica Photochemistry and Photobiology, ben il 34 per cento degli ultravioletti oltrepassa il tessuto usato come riparo.

Per le loro misurazioni gli scienziati spagnoli hanno posizionato dei sensori per raggi UV alla base dei classici ombrelloni in tela a righe bianche e blu, alti un metro e mezzo e con una circonferenza di 80 centimetri. Sono così riusciti a rilevare che il sistema funziona alla perfezione per la luce diretta (che riesce a filtrare attraverso la tela solo in piccolissima parte, intorno al 5 per cento), mentre le radiazioni diffuse penetrano attraverso i lati, soprattutto se riflesse da neve, sabbia chiara o acqua.

«Speriamo – concludono gli autori – che questa scoperta aiuti a comprendere meglio lo sviluppo di quei tipi di cancro alla pelle che sono legati all’esposizione solare e la connessione con altre patologie cutanee».