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No alla circonvallazione di Santa Giustina. I motivi della petizione

Un’iniziativa che ha suscitato anche qualche perplessità, soprattutto tra chi da tempo lamenta i problemi di traffico e sicurezza della via Emilia.
La petizione “No alla circonvallazione di Santa Giustina” ha già raccolto alcune centinaia di firme destinate al Comune di Rimini. Non tutti l’hanno presa bene in quel di Santa Giustina, dove il tributo in termini di incidenti sulla via Emilia negli anni è stato pesante. Ma, specificano i promotori, è proprio su un’efficace messa in sicurezza della via Emilia che bisogna lavorare: “Il primo punto della petizione contiene appunto tutta una serie di lavori che devono essere fatti sulla via Emilia, dove dev’essere fatto ancora molto – spiega Marica Protti, referente della petizione – i lavori che sono stati fatti sono stati troppo limitati”.
Bocciata invece un’alternativa con una strada a scorrimento veloce che, per i promotori della petizione, sposterebbe il traffico in una zona comunque abitata, che rappresenta uno sfogo verde e che già sopporto il peso di depuratore, gasdotto ed elettrodotto. “Per quanto riguarda il no alla circonvallazione, si chiede la tutela ed il rispetto del territorio compreso tra la Statale 9 e il fiume Marecchia. Santa Giustina è già divisa dalla via Emilia, con questa nuova Circonvallazione si andrebbe a separare ancora di più il territorio e si provocherebbero altri disagi proprio perchè le persone che abitano tra la Circonvallazione e il fiume Marecchia dovrebbero comunque attraversare questa arteria”.
Nessun interesse personale per espropri, ribadisce inoltre il comitato.
E in mezzo c’è stato anche qualche pasticcio, come le villette costruite due anni fa con regolare permesso, dove era previsto il tracciato della circonvallazione.
E intanto, da Santa Giustina ce n’è anche per il Comune di Santarcangelo: la frazione si sente ignorata dai nuovi consistenti investimenti per la viabilità annunciati di recente dall’Amministrazione clementina.

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