Indietro
menu
Rimini

Montaldo: 'i riminesi tutti armati fra di loro'. Molto meglio Annecy

In foto: Un regista di fama nazionale che gira i tacchi nella conferenza stampa convocata per annunciare la sua nomina a presidente della disastrata fondazione dedicata al più grande regista italiano.
Un regista di fama nazionale che gira i tacchi nella conferenza stampa convocata per annunciare la sua nomina a presidente della disastrata fondazione dedicata al più grande regista italiano.
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
ven 13 ago 2010 11:57 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Cose che è meglio non si sappiano troppo in giro, viste anche le premesse da cui la Fondazione Fellini arrivava.
E sulla stampa nazionale, per così dire, i danni sono stati limitati: trafiletti sintetici che riprendevano le agenzie. Giusto qualche riga a ricordare il contesto: “Nuovo brutto colpo per la Fondazione, che da tempo versa in acque agitate”, scrive Repubblica. Ma sulla Stampa Rimini non l’ha passata liscia. Certo, ci sono gli impegni di lavoro, ha confermato Montaldo alla Stampa. Ma le battute sulla stampa locale in merito alla sua età e quella di Olmi, presidente onorario sfumato, hanno avuto il loro bel peso. Così come la situazione trovata a Rimini (dove ci è andato in auto da solo, ha specificato per chi lo reputa decrepito). Perchè, ha detto il regista genovese quando tra lui e la Fondazione c’erano già un bel po’ di chilometri, “non gli piaceva l’idea di andare a fare il pompiere. I riminesi sono sempre l’uno contro l’altro armati”.
E a chiosa dell’articolo, la giornalista Fulvia Caprara rincara: “il quadro è desolante. La Fondazione, non dimentichiamolo, si occupa di uno fra i più grandi maestri della storia del cinema mondiale”, per chi invece se lo fosse dimenticato.
Intanto, ad aiutare Montaldo a superare la breve e controversa toccata riminese ci penserà il festival del cinema italiano di Annecy, a fine settembre, che gli dedicherà una retrospettiva. Là, mica lo prendono in giro per l’età: “un regista sempre sulla breccia, oggi come ieri”, recita il programma.

L'(articolo della Stampa).