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Rimini

MondoNatura alla Fiera di Parma. Giudici: Cagnoni ci deve delle spiegazioni

In foto: "Il presidente di RiminiFiera venga a relazionare in Consiglio Comunale e ci spieghi come vanno le cose". Per il consigliere comunale del PdL,la perdita di Mondonatura è solo l'ultima di una serie di vicende negative che coinvolgono RiminiFiera.
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ven 20 ago 2010 13:34 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo Eraldo Giudici, consigliere comunale dei Popolari Liberali-PdL di Rimini, la perdita di MondoNatura (vedi notizia) è un’occasione mancata per tutta l’economia riminese.

La nota stampa di Eraldo Giudici

Una serie di vicende negative inanellate da Rimini Fiera spa., ultima, in ordine di tempo, quella di “MondoNatura” che, dopo 10 anni, lascia la città di Rimini per approdare nuovamente a Parma dal 11 – 19 settembre 2010, con la denominazione di “ Salone del Camper – Fiera Internazionale del turismo plein air ” .

Tale evento è stato preceduto dalla messa in liquidazione di Expoglobe s.r.l., la società formata da Fiera di Roma (51%) e Ttg Italia società di Rimini Fiera (49%) nata per far concorrenza alla BIT di Milano, con 4 milioni di euro di perdite dichiarate .

E poi le vicende del lievitare dei costi del Palas, con i problemi tecnici emergenti, che creano preoccupazione circa le previsioni di apertura.

Un quadro che non rassicura nessuno, cui dovrebbe essere dedicata ogni energia e capacità del CdA.di Rimini Fiera, a cominciare dai componenti di nomina politica, che hanno responsabilità ulteriori nei confronti della città.

Sarebbe interessante capire cosa implica, in termini di bilancio, aver perso “Mondo Natura”, che era una delle principali manifestazioni ospitate da Rimini Fiera .

In un comunicato stampa lanciato alle agenzie, che sembra sia stato rapidamente cancellato dal sito di Mondo Natura , Rimini Fiera aveva dichiarato un investimento di oltre 3 milioni di Euro per il lancio dell’edizione, che dal 2010 avrebbe dovuto fare concorrenza a quella promossa dall’associazione delle aziende costruttrici di camper (APC-Anfia), che aveva già da tempo comunicato la decisione di non partecipare.

Quanti soldi sono stati spesi prima di accorgersi che il tentativo era velleitario?

Quali sono le cause che hanno determinato la perdita di questa manifestazione?

Perché i prezzi dei parcheggi e dei servizi per camperisti non sarebbero competitivi rispetto alla fiera di Parma?

Ovvero servizi non adeguati, come commentano i partecipanti sui siti specializzati?

Mancanza di adeguate convenzioni con strutture esterne quali campeggi e aree di sosta idonee, che sono inesistenti, mentre è ben lungo elenco di ristoranti, hotel, ecc.?

Forse, non si è analizzato bene il target e di conseguenza non si è centrato l’ obbiettivo?

Anche il territorio, con la sua offerta ricettiva albergo-centrica, pare non abbia saputo rendersi conto e sfruttare le potenzialità di questa manifestazione, che portava a Rimini migliaia di praticanti il turismo open-air, e ne rilanciava l’immagine sulle riviste specializzate

“Mondo Natura”, costituiva un veicolo promozionale per il nostro entroterra, anche questa pare sia un’occasione perduta, per un prodotto turistico in evidente crisi come il nostro.

Occorre che il Presidente Cagnoni venga a relazionare in Consiglio Comunale, e ci spieghi come vanno le cose, e cosa ne pensa di una politica regionale che rifiuta la privatizzazione dei quartieri fieristici, ma lascia che questi si facciano concorrenza a suon di milioni di euro però, in caso di perdite, a spese dei cittadini contribuenti.