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Rimini Vita della Chiesa

Meeting. Il ricordo di Don Giussani nel saluto del Papa

In foto: Meeting per l'amicizia tra i popoli, che si apre domani a Rimini, ha ricevuto la benedizione e il saluto di Benedetto XVI, attraverso un messaggio al vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi, firmato dal segretario di stato cardinale Tarcisio Bertone.
Meeting per l'amicizia tra i popoli, che si apre domani a Rimini, ha ricevuto la benedizione e il saluto di Benedetto XVI, attraverso un messaggio al vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi, firmato dal segretario di stato cardinale Tarcisio Bertone.
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sab 21 ago 2010 19:04 ~ ultimo agg. 00:00
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Nella lettera, il Papa augura ai partecipanti al Meeting di “testimoniare nel nostro tempo che le ‘cose grandi’ a cui anela il cuore umano si trovano in Diò”, prendendo spunto dal titolo dell’ edizione 2010 della manifestazione (‘Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuoré).
Inoltre, a cinque anni dalla scomparsa di mons. Luigi Giussani, fondatore di CL, “il Sommo Pontefice – si legge – si unisce spiritualmente agli aderenti al Movimento di Comunione e Liberazione. Come ebbe modo di ricordare durante l’udienza in Piazza San Pietro il 24 marzo 2007, ‘don Giussani si impegno’ a ridestare nei giovani l’amore verso Cristo, ‘Via, Verita’ e Vità, ripetendo che solo Lui è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell’uomo”. “Ogni uomo – afferma ancora il Santo Padre – intuisce che proprio nella realizzazione dei desideri più profondi del suo cuore può trovare la possibilità di realizzarsi, di compiersi, di diventare veramente se stesso”. Ma “l’uomo è spesso tentato di fermarsi alle cose piccole, a quelle che danno una soddisfazione e un piacere a buon mercato”. “Nel racconto evangelico delle tentazioni di Gesù – ricorda – il diavolo insinua che il sia il pane, cioé la soddisfazione materiale, a potere appagare l’uomo. Questa è una menzogna pericolosa, perché contiene solo una parte di verità. L’ uomo infatti vive anche di pane, ma non di solo pane”. “Le cose finite possono dare barlumi di soddisfazione o di gioia, ma solo l’ infinitopuò riempire il cuore dell’ uomo”. E Dio “é venuto nel mondo per risvegliare in noi la sete di ‘cose grandi’”, un desiderio”che deve trasformarsi in preghiera”.