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Valconca

Inaugurato sabato da Letizia Moratti il PalaMontefiore

In foto: Taglio del nastro sabato sera per il PalaMontefiore. A tagliare il nastro della nuova struttura il sindaco di Milano Letizia Moratti.
Taglio del nastro sabato sera per il PalaMontefiore. A tagliare il nastro della nuova struttura il sindaco di Milano Letizia Moratti.
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lun 2 ago 2010 08:59 ~ ultimo agg. 00:00
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La nota stampa

Pubblico delle grandi occasioni oggi a Montefiore Conca per l’inaugurazione del PalaMontefiore.
Tante le autorità civili e militari ma soprattutto i montefioresi che si sono ritrovati in questo giorno che per tutta la comunità del borgo romagnolo è stato di festa.
A fare gli onori di casa il sindaco di Montefiore Conca Vallì Cipriani e il prosindaco Sen Filippo Berselli, che hanno accolto Letizia Moratti, sindaco di Milano e Andrea e Antonietta Muccioli, figlio e moglie di Vincenzo Muccioli (a cui è stata dedicata la palestra comunale che insieme alla sala polivalente compone il Palamontefiore), l’assessore Meris Soldati in rappresentanza della Provincia di Rimimi, e poi ancora tra gli altri il Viceprefetto di Rimini e il Questore di Rimini.
Dopo il taglio del nastro di rito e lo svelamento delle targhe che ricordano le dediche, i saluti del Sindaco Cipriani, che dopo aver ringraziato tutti gli ospiti e quanti hanno lavorato per la realizzazione della struttura ha ricordato con emozione che “L’edifico in cui ci troviamo oggi, che accoglieva una tipografia, è stato costruito da mio padre perché i montefioresi potessero lavorare nel loro paese e non andarsene, oggi questa struttura torna a essere a servizio di tutti i Montefioresi”. Letizia Moratti, che oggi era attesa a Fiuggi per ritirare il premio di sindaco difensore della famiglia, si è detta commossa per l’accoglienza e “ Felice di essere a Montefiore e non a Fiuggi, perché molto di quanto ho fatto e sto facendo da sindaco lo devo a Vincenzo Muccioli, che mi ha aperto gli occhi. Nella dedica della palestra appare una parola importante sotto il nome di Muccioli è quella di educatore, e la nostra società ha bisogno di educatori e soprattutto di esempi”.
Andrea Muccioli ha ringraziato a nome di tutti i ragazzi di San Patrignano “ Quando dico tutti i ragazzi, ricordo quanti sono stati nella comunità, quanti vi lavorano e vivono ora e quelli che vi arriveranno, perché nel pensiero di mio padre c’era questo abbraccio infinito che si rivolgeva a chi c’era ma soprattutto a quanti erano ancora fuori”.