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Lavoro Provincia

Sfruttamento e ombra della malavita in alcune strutture della Riviera

In foto: Un modello turistico in cui qualcosa, di molto grave, sfugge. Il grido d'allarme rivolto alle istituzioni locali arriva dalla Cgil. In un incontro con la stampa il sindacato ha ribadito le proprie preoccupazioni sulla grave situazione dei lavoratori di alcune strutture alberghiere della Provincia, ma anche più in generale sulle irregolarità diffuse nella gestione del lavoro stagionale in Riviera.
Un modello turistico in cui qualcosa, di molto grave, sfugge. Il grido d'allarme rivolto alle istituzioni locali arriva dalla Cgil. In un incontro con la stampa il sindacato ha ribadito le proprie preoccupazioni sulla grave situazione dei lavoratori di alcune strutture alberghiere della Provincia, ma anche più in generale sulle irregolarità diffuse nella gestione del lavoro stagionale in Riviera.
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sab 24 lug 2010 14:15 ~ ultimo agg. 00:00
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Una sacca di irregolarità nel panorama alberghiero romagnolo, specie delle gestioni familiari, è sempre esistita. Ma in questa stagione sta accadendo qualcosa di più grave, secondo il sindacato, che coinvolge anche le grandi catene, con alcune situazioni davvero limite. “Ai dipendenti, stranieri, di un albergo di Riccione – spiega Mauro Rossi, segretario Filcams Cgil Rimini – è stato negato l’alloggio prima promesso. Il risultato è che adesso dormono in spiaggia”.

I lavoratori di 12 alberghi della Provincia alla Cgil hanno comunicato situazioni di grave difficoltà. Alberghi a tre stelle che impiegano dai 15 ai 30 addetti. Con casi anche di strutture a 50 camere e solo 11 addetti. Nei giorni scorsi si era parlato dell’hotel Maracaibo di Rivazzurra, i cui dipendenti, senza stipendio da due mesi, non hanno servito la cena ai clienti per protesta. Ma ci sono anche casi in cui i dipendenti degli alberghi si peoccupano di racimolare la colazione per i clienti, dopo che la proprietà se ne è lavata le mani, perchè punta a svuotarli.

Di fronte a questo il dubbio che possa centrarci qualcosa la malavita, usando le attività per il riciclaggio, è forte. Continua Rossi: “Ci sono casi di dipendenti minacciati o di proposte di lavoro davvero indecenti. alcune strutture sono gestite da personaggi quantomeno sospetti”.

Di fronte a situazioni come queste, spiega la Cgil, il sindacato non può farcela da solo: serve un tavolo con le istituzioni del territorio e le associazioni degli albergatori. All’imprenditoria riminese, poi, viene rivolto anche un altro rimprovero: di fronte alla crisi, si licenzia senza nemmeno ricorrere agli ammortizzatori in deroga disponibili.

(NewsRimini.it)