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Rimini

Prostituzione in albergo. Rinaldis (AIA): marginali e affitti restano problema

In foto: Alberghi che sfruttano i dipendenti, e alberghi che ospitano prostitute. I controlli dei Carabinieri su 27 hotel e residence riminesi, con la denuncia di 45 prostitute, riportano sul banco degli imputati la parte meno virtuosa dell'industria ricettiva riminese:
Alberghi che sfruttano i dipendenti, e alberghi che ospitano prostitute. I controlli dei Carabinieri su 27 hotel e residence riminesi, con la denuncia di 45 prostitute, riportano sul banco degli imputati la parte meno virtuosa dell'industria ricettiva riminese:
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ven 30 lug 2010 13:45 ~ ultimo agg. 00:00
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una “zona d’ombra” sempre più identificata con gli alberghi in affitto. Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione Albergatori di Rimini, auspica misure più rigide contro chi usa gli alberghi per scopi impropri.
“Noi come categoria cerchiamo di non averli all’interno della nostra associazione. Ci dobbiamo porre il problema innanzitutto di salvaguardare le nostre aziende da persone che non hanno nessun interesse a fare del turismo. E soprattutto – prosegue la Rinaldis – dobbiamo porci il problema di alcune strutture che stanno divetando marginali e che vengono date in affitto senza nessun criterio, senza vedere quelli che poi sono i risultati che si ottengono con certi affitti. Io credo che ci si debba mettere a un tavolo e discutere su quelli che possono essere anche degli interventi a livello amministrativo, sui controlli, sulla veridicità della struttura per quello che riguarda le norme e tutto il resto. E’ un’azione comune, abbiamo iniziato e vediamo di proseguire”.
Dalla Rinaldis, anche una riflessione sulla piaga della prostituzione, dal punto di vista turistico ma anche sociale.
“La prostituzione è un fenomeno preoccupante comunque. Non dà una bella immagine, è comunque uno sfruttamento e sicuramente in una città turistica come Rimini che accoglie le famiglie, vedere tutte queste ragazze sulla strada non è un bello spettacolo. Sono molto contenta di quello che stanno facendo le forze dell’ordine. Un plauso a loro, ma non dimentichiamoci che hanno le armi spuntate. Forse sarebbe utile – conclude la Rinaldis- che anche a livello nazionale si prendano dei provvedimenti”.
(Newsrimini.it)