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Nei guai contribuente riminese: villa pignorata per evasione da 2 milioni

Nei guai un contribuente riminese finito nel mirino del Fisco, in seguito ad un accertamento che aveva rilevato, oltre a redditi milionari non dichiarati, anche il trasferimento fittizio della residenza nel Principato di Monaco. Una sentenza del Tribunale di Bologna, che ha dichiarato inefficace nei confronti del fisco il fondo patrimoniale dell’uomo, permetterà di procedere al pignoramento della villa. Si tratta di una controversia, iniziata nel 2001, quando un accertamento fiscale aveva portato alla luce compensi non dichiarati per sponsorizzazioni e cachet professionali, per oltre 7 milioni di euro. I controlli che ne erano conseguiti da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza avevano accertato come “fittizia” la residenza a Montecarlo visto che l’uomo aveva mantenuto in Italia il centro degli interessi affettivi ed economici.
Nel 2003, per estinguere il proprio debito col Fisco, il contribuente si era avvalso del condono, senza però pagare i 2 milioni dovuti e successivamente aveva costituito un fondo patrimoniale col coniuge, contro il quale l’Ufficio Riscossione della Direzione Regionale aveva presentato l’azione revocatoria che ha portato poi alla sentenza del Tribunale.

“La sentenza del Tribunale di Bologna – dichiara il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Antonino Gentile – non solo rende merito al lavoro svolto dai nostri funzionari, ma premia anche la sinergia istituzionale che l’Agenzia delle Entrate sta costruendo con Equitalia, all’interno di un generale potenziamento dell’attività di contrasto all’evasione da riscossione”.