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Rimini

Lavoratori non pagati: richiesta formale di incontro ai sindaci della costa

In foto: Dopo la denuncia alla stampa da parte della Cgil, nei giorni scorsi, sulla situazione di alcune strutture alberghiere che non pagano i dipendenti, oggi dal sindacato è partita una richiesta formale di incontro a tutti i sindaci della costa e alla Provincia. Intanto per alcune strutture si stanno trovando soluzioni.
Dopo la denuncia alla stampa da parte della Cgil, nei giorni scorsi, sulla situazione di alcune strutture alberghiere che non pagano i dipendenti, oggi dal sindacato è partita una richiesta formale di incontro a tutti i sindaci della costa e alla Provincia. Intanto per alcune strutture si stanno trovando soluzioni.
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mar 27 lug 2010 15:32 ~ ultimo agg. 00:00
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Le risposte al grido di allarme della Cgil sul lavoro sfruttato o non pagato non si sono fatte attendere. Ultima, ieri, quella del presidente della Camera di commercio Maggioli, che ha sottolineato la necessità di contrastare chi viene in riviera a gestire gli alberghi senza saperlo fare e con mezzi che non si conoscono.

Ma per passare dalle parole ai fatti, oggi è partita una richiesta formale di incontro: ai sindaci della costa, alla Provincia e alle categorie.

Le società alberghiere in questione in alcuni casi sono passate di mano più volte: ora, capito da chi i dipendenti devono avere lo stipendio, per alcune realtà le trattative per i compensi da parte del sindacato sono partite. Anche nel caso dell’albergo di Riccione in cui un lavoratore senza più alloggio è stato costretto a dormire in spiaggia con la moglie. Intanto le segnalazioni arrivate alla Cgil si stanno moltiplicando, da parte di altri lavoratori, anche di società collegate a quelle già entrate nell’occhio del ciclone: segnalazione che però non sempre si trasforma in vera e propria vertenza. “Nel 90% dei casi – spiega Mauro Rossi, Segretario della Filcams Cgil Rimini – quando si arriva alla messa nero su bianco della denuncia attraverso l’ispettorato del lavoro, il lavoratore fa un passo indietro. E non per paura di non riuscire più a trovare un impiego, ma perchè la vicenda non abbia altri risvolti negativi. C’è paura: il che è inquietante”.

(NewsRimini.it)