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'Il Real Rimini FC è a pieno titolo espressione del calcio a Rimini'

In foto: Inizia così la nota diffusa alla stampa questa mattina dai dirigenti del Real Rimini, in occasione della conferenza stampa di presentazione della società biancorossa.
Inizia così la nota diffusa alla stampa questa mattina dai dirigenti del Real Rimini, in occasione della conferenza stampa di presentazione della società biancorossa.
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ven 23 lug 2010 17:21 ~ ultimo agg. 00:00
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“Il Real Rimini F.C. è a pieno titolo espressione del calcio a Rimini. Al di là delle strumentalizzazioni da parte di alcuni avversari, questa società non potrebbe essere più biancorossa. Nasce infatti dalla volontà di un gruppo di imprenditori locali preoccupati per la scomparsa di una formazione di riferimento in città dopo il disimpegno della proprietà dell’unica Rimini Calcio, tanto che la stessa cordata ha tentato in primavera di raggiungere un accordo per partecipare alla precedente gestione.

Sappiamo tutti come invece sono finite le cose: con la scomparsa, un mese fa, del quasi centenario club biancorosso, col passato del quale speriamo di poter riannodare i fili nei prossimi anni senza usurparne la storia. Regolamenti alla mano, abbiamo individuato la soluzione migliore nell’acquisto e nel trasferimento di un titolo sportivo, impresa non semplice, visto che in città c’è anche chi non ci è riuscito e adesso se ne vanta. Le stesse persone che in maniera poco elegante stanno cercando di impossessarsi di un percorso lungo un secolo che non gli appartiene, proiettando la loro ombra sul cadavere ancora caldo della Rimini Calcio. Invitiamo i tifosi a riflettere anche su questo punto. Non c’è alcuna continuità tra la società che è stata l’unica rappresentante di Rimini e quella presentata pochi giorni fa. Quel ‘1912’ è parte di una strategia di marketing: sarebbe umiliante per l’intelligenza di chi ama il calcio e Rimini cadere in un meccanismo così elementare.

La serietà del progetto Real Rimini F.C. è testimoniata dalla tempistica con cui la società si è mossa, rispettando scadenze ed oneri in un’epoca in cui basta aprire i giornali (anche locali) per accorgersi di quanti siano i furbetti, quelli che confidano in aiuti, eccezioni e miracoli. Qui non c’è voglia di elemosinare aiuti, qui c’è voglia di fare calcio in modo credibile e solido. Non siamo forse il Paese in cui ci si lamenta dei raccomandati infilati in ogni dove? Non vorremmo forse più meritocrazia in tutti gli ambienti? Partiamo dal calcio, lasciateci lavorare, stateci vicino e poi giudicherete.

A chi non ne fosse informato poi ricordiamo anche che esiste un settore giovanile nel Real Rimini F.C., inizialmente composto da due formazioni – Juniores ed Allievi – che rappresentano solo il primo passo verso una struttura più articolata.

E non sono i calciatori gli unici giovani riminesi che il Real Rimini F.C. vuole coinvolgere nella sua rincorsa al calcio professionistico: i ragazzi sugli spalti possono essere da subito altrettanto importanti per le fortune del club biancorosso. Per loro ci sono un desiderio di conquista da condividere, una maglia a scacchi da sudare insieme ai giocatori e l’orgoglio di star facendo qualcosa di importante per la città.

A noi piace l’idea di arrivare dal basso, sulle nostre gambe, di conquistare il pubblico con il nostro modo di lavorare e non con sparate facili (perché prive di contraddittorio). Forti di questo nostro approccio e di questi valori, chiediamo al pubblico di seguirci con curiosità, magari con passione, di lasciare da parte pregiudizi che ad un’analisi più attenta andrebbero riversati su chi pensa di comprare il consenso della piazza con promesse e un piatto di lenticchie”.

(nella foto Bove, un’immagine della conferenza stampa di questa mattina)