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Calcio. La Curva Est ha scelto: Seguiremo l'AC Rimini 1912 (e non l'ex Riccione)

In foto: "Pretendiamo che nel nostro stadio giochi una sola squadra - si legge nella nota -. Si sta giocando una partita speculativa sulla pelle di una tifoseria già ferita. Non ci presteremo a squallide gare arriviste ed elettorali".
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gio 22 lug 2010 15:57 ~ ultimo agg. 00:00
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QUALE RIMINI?
Questa è la domanda del momento.
Quella che non ci saremmo mai voluti porre, con la nostra città che ha perso la serie C1, per avere due società nei Dilettanti.
Precisamente la situazione che, unici, abbiamo cercato di scongiurare.
Una squadra è pressoché già pronta, ma è l’ex Valleverde Riccione, ha un nome indecoroso che offende i 98 anni della Rimini Calcio e
dovrebbe giocare in un campetto di provincia.
L’altra società invece ha immediatamente avuto tutti i titoli (per volontà del Comune, assente ingiustificato nell’ultimo periodo d’agonia targato Cocif) per formare la squadra che rappresenterà la città di Rimini: soprattutto lo stadio e gran parte del settore giovanile. Seppure i suoi rappresentanti non abbiano fatto nulla di nulla per salvare la categoria quando era il momento e ce n’era ancora la possibilità. Ma questo Rimini di fatto ancora non esiste, non è iscritto ad alcun campionato e non si ha la certezza di quale categoria possa ottenere. Anche se su questi punti abbiamo avuto
rassicurazioni verbali.
L’abbiamo detto: il nostro Rimini giocherà necessariamente al Neri, dovrà avere la maglia biancorossa a scacchi, dovrà garantire quella
continuità di identità che permetterà di festeggiare il centenario tra due anni.
E fin qui tutti d’accordo.
Ma ora le chiacchiere stanno a zero.
Abbiamo cercato di fare in modo fin dal principio che le due parti in gioco unissero le forze per il bene del Rimini, ciò che dovrebbe
essere il loro intento e che, se ci fosse la volontà, sarebbe a portata di mano. Non tollereremo sotterfugi idioti come un unico
abbonamento per le due società.
La nostra squadra, com’è noto, noi l’abbiamo seguita sempre e ovunque anche in trasferta, non abbiamo tempo né motivi per andarne a vedere
un’altra, né per intraprendere questa competizione di pulcinella.
Pretendiamo che nel nostro stadio giochi una sola squadra: il Romeo Neri non è un circo.
Seguiremo l’A.C. Rimini 1912 (e non l’ex Riccione) che per tutti dovrà essere semplicemente “Il Rimini”. Abbiamo scelto perchè l’unica cosa in cui possiamo riconoscerci e riconoscere continuità e identità è il
settore giovanile, solo quello.
Vogliamo certezze, progettualità, competenze, investimenti nel settore giovanile e nel bacino della tifoseria: garanzie necessarie per il
nostro futuro. E poi ci piacerebbe tornare a sognare.
Ossia tutto ciò che è andato in fumo con la morte di Vincenzo Bellavista, tre anni or sono.
Perché il nostro Rimini è sempre stato quello in cui può rispecchiarsi tutta la città e la Romagna biancorossa, mai quello di una fazione
politico-affaristica contro l’altra, di una lobby economica filo-comunale contro una dell’opposizione, di un fazioso quotidiano
locale contro l’altro.
Si sta giocando una partita speculativa sulla pelle di una tifoseria già ferita.
Stiano attenti lorsignori e sappiano che il Rimini che seguiremo deve rispecchiare l’animo dei ragazzini e dei giovani calciatori che fanno
chilometri e attraversano la città col borsone in spalla e l’orgoglio nel cuore, pur di indossare la maglia a scacchi e sentirsi parte della nostra storia. Gli unici, come detto, che meritano la nostra passione adesso.
Non ci presteremo a squallide gare arriviste ed elettorali, che nulla hanno a che fare con la nostra passione.
Pretendiamo rispetto, perché siamo l’unica parte sana di questo calcio.
Chi ci ama ci segua.
RIMINI SIAMO NOI!

Curva Est Rimini 1912″

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