Indietro
menu
Coriano

Smart drugs. Sampa lancia nuovo allarme: 'in circolazione la tecno-cannabis

In foto: Fatta la legge trovato l’inganno. San Patrignano denuncia la diffusione di Infinity, la nuova “tecno-cannabis” messa in circolazione degli smart shop spacciata per profumatore d’ambiente.
Fatta la legge trovato l’inganno.  San Patrignano denuncia la diffusione di Infinity, la nuova “tecno-cannabis” messa in circolazione degli smart shop spacciata per profumatore d’ambiente.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 8 apr 2010 17:11 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Ma le analisi dell’Università di Milano confermano: è la droga legale più potente in circolazione.
L’inserimento nelle tabelle ministeriali delle sostanze stupefacenti di Spice e N-Joy, i “profumatori d’ambiente” fumati e inalati da chi è in cerca di uno sballo legale – spiega una nota della Comunità – non sembra sufficiente a fermare produttori e distributori di smart drugs. La nuova sostanza in commercio si chiama Infinity e – spiegano da Sampa – ha tutte le carte in regola per sfuggire alla nuova ordinanza ministeriale contro le “droghe furbe” che hanno già causato, solo nel nord Italia, 6 casi accertati di intossicazione acuta.
Mentre l’ultimo provvedimento del Ministero della Sanità prende di mira 2 prodotti – N-Joy e Spice – venduti on line e negli oltre 150 smart shop del nostro Paese come miscele aromatizzanti, sul mercato è già arrivata Infinity: un nuovo nome per una sostanza che non cambia se non nella sua formula chimica e che è ancora più potente che in passato. Per i tossicologi la “tecno-cannabis”, cioè riprodotta artificialmente in laboratorio, si lega agli stessi recettori cerebrali dei cannabinoidi con effetti analoghi o superiori a quelli del THC, il principio attivo presente in ogni “spinello”. Soprattutto, avverte San Patrignano. con effetti collaterali e ricadute sulla salute ancora ignote.
San Patrignano, già protagonista alcune settimane fa di un “blitz” all’Alkemico, ha quindi fatto analizzare la sostanza e i risultati confermano che Infinity è ancora più tossico dello Spice. Al suo interno si trovano, infatti, sostanze chimiche di sintesi quali il CP 47,497 e JWH-018 che “svolgono un’azione del tutto sovrapponibile a quella dei cannabinoidi naturali ma con intensità e durata maggiore”, scrive nella sua relazione sull’analisi di un campione di Infinity, Veniero Gambaro, professore di Chimica Tossicologica dell’Università di Milano. (l’intervista a Gambaro).

Della vicenda si occuperò “Striscia la notizia”, che nell’edizione di questa sera (20.45) trasmetterà un servizio realizzato da Max Laudadio.

“Purtroppo – commenta il responsabile della Comunità, Andrea Muccioli – il nostro Paese è molto, troppo, lento nell’aggiornare le tabelle sulle sostanze stupefacenti. Le “designer drugs” hanno cambiato il mondo degli stupefacenti, o stiamo al passo con le nuove invenzioni del marketing della droga e dei narcoproduttori legali, oppure rischiamo di creare un enorme mercato grigio dello sballo legale e di massa”.
Queste sostanze sono già da due anni fuori legge in Germania, Francia Austria, Polonia, Lussemburgo, Olanda, Gran Bretagna, e Svezia dopo che furono riscontrati i primi casi d’intossicazione da “tecno-cannabis”. Fino ad oggi, ricorda San patrignano, lo Stato di San Marino è stato l’unico a risolvere in modo definitivo il problema. Ha infatti revocato le licenze commerciali alle aziende di distribuzione che importavano e vendevano queste sostanze agli smart shop italiani, negando a questo tipo di prodotti la possibilità di entrare o uscire dalla Repubblica del Titano.