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Saviano risponde a Berlusconi: ‘Si scusi coi familiari delle vittime’

“Chiederei di porgere le sue scuse non a me, ma ai parenti delle vittime di tutti coloro che sono caduti raccontando – scrive Saviano in una lettera pubblicata da Repubblica – Accusare chi racconta il potere della criminalità organizzata di fare cattiva pubblicità al paese non è un modo per migliorare l’immagine italiana quanto piuttosto per isolare chi lo fa. Raccontare é il modo per innescare il cambiamento. Questa é l’unica strada per dimostrare che siamo il paese di Giovanni Falcone, di Don Peppe Diana – prosegue Saviano – e non il paese di Totò Riina e di Schiavone Sandokan”.