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Rimini Sanità

L'Ausl replica a Striscia: quelli non sono dipendenti. E valuta azioni

In foto: Dopo il servizio di Striscia la Notizia sui cartellini timbrati per conto terzi all'Ospedale Infermi (vedi notizia), l'Ausl di Rimini si difende e valuta iniziative a tutela della propria immagine.
Dopo il servizio di Striscia la Notizia sui cartellini timbrati per conto terzi all'Ospedale Infermi (vedi <a href=http://www.newsrimini.it//news/2010/aprile/07/rimini/timbrano_al_posto_dei_colleghi__striscia_smaschera_dipendenti_dell_infermi.html target=_blank>notizia</a>), l'Ausl di Rimini si difende e valuta iniziative a tutela della propria immagine.
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mer 7 apr 2010 14:24 ~ ultimo agg. 00:00
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Quelli ripresi con la telecamera nascosta, spiega in una nota la direzione dell’Azienda Sanitaria, non sono dipendenti, ma tirocinanti o volontari. Il meccanismo di registrazione dell’ingresso dei dipendenti dal ’93 è cambiato. L’atteggiamento delle persone riprese da Striscia non è certo lodevole, specifica l’Ausl, che però denuncia la superficialità del tg satirico nel gettare discredito indistintamente sul personale, che invece svolge quotidianamente il proprio lavoro con serietà e responsabilità. L’azienda intende agire nei confronti di chi, con comportamenti scorretti, danneggia l’intera immagine del personale.

Sulla vicenda si è espressa anche la Uil-Fpl, precisando che i cartoncini timbrati nel servizio sono utilizzati solo da operatori volontari e studenti di scuole di specializzazione. ‘La Uil vuole da un lato rimarcare l’importanza di perseguire comportamenti scorretti, effettuando tutti i controlli previsti dalla legge, e l’importanza di inchieste giornalistiche libere e attuali come quelle di Striscia – si legge in una nota – ma dall’altra non può non esprimere perplessità rispetto al metodo delle ‘immagini rubate’ senza poi verificare la veridicità di quanto si va a mostrare’.

La nota dell’Ausl:

A seguito del servizio presentato nell’ambito del programma televisivo “Striscia la Notizia”, poi ripreso dalla stampa locale, la Direzione Generale dell’Azienda USL di Rimini, in base alle prime verifiche svolte, precisa che la modalità di timbratura con cartellino a cartoncino, che ben appare nelle immagini del servizio trasmesso, non riguarda alcun operatore dipendente dell’Azienda stessa, in quanto tutti i dipendenti, dal 1993, registrano le loro presenze – assenze utilizzando unicamente il badge magnetico personale, che si attiva solo se avvicinato al lettore ottico.
Il cartellino a cartoncino è quasi esclusivamente riservato a studenti dei corsi di laurea, a tirocinanti e frequentatori volontari della struttura ospedaliera, verso i quali normalmente l’Azienda non dispone alcun riconoscimento economico. Fatto, questo, che rassicura rispetto alla garanzia della continuità dell’assistenza ai pazienti.
Detto questo la Direzione è lontana dal voler assumere qualsiasi atteggiamento di negazione o sottovalutazione dell’episodio, o ancor peggio di difesa di comportamenti irregolari, verso i quali vengono comunque esercitati, costantemente, controlli, compatibilmente con le dimensioni e la struttura aziendale.
Non si può però sottacere la facilità e l’approssimazione con cui un servizio di quel tipo rischia di gettare un generalizzato discredito sull’insieme degli operatori sanitari che, per la stragrande maggioranza, svolge il proprio compito con correttezza e straordinaria dedizione umana, oltre che professionale. Verso tutte queste persone ed il loro prezioso lavoro la Direzione rimarca il proprio sostegno. Così come non mancherà di attivarsi per fare chiarezza su coloro che, al contrario, con comportamenti scorretti danneggiano l’Azienda ed i suoi operatori, e di valutare opportuni percorsi a tutela della propria immagine.

La nota della Uil-Fpl

In merito al servizio di “Striscia la Notizia” sulle timbrature di cartellino “multiple” all’Ospedale “Infermi” di Rimini, alla Uil – Fpl corre l’obbligo di precisare che le persone colte nell’atto di timbrare più cartellini all’ingresso al lavoro non sono personale dipendente dell’Azienda USL. Si tratta con tutta probabilità di operatori volontari o studenti di scuole di specializzazione.
Infatti costoro non utilizzavano la tesserina magnetica in dotazione a tutti i dipendenti aziendali, bensì cartellini in cartoncino, utilizzati ormai solo da queste categorie di frequentatori dell’ospedale. Guardando attentamente il servizio è peraltro evidente la differenza di timbratura nelle immagini “riminesi” rispetto a quella delle immagini riprese negli altri presidi ospedalieri non di questo territorio.
Con l’occasione di questa doverosa precisazione, peraltro inoltrata anche alla redazione di “Striscia la Notizia”, la Uil vuole da un lato rimarcare l’importanza di perseguire comportamenti scorretti, effettuando tutti i controlli previsti dalla legge, e l’importanza di inchieste giornalistiche libere e attuali come quelle di “Striscia”, ma dall’altra non può non esprimere perplessità rispetto al metodo delle “immagini rubate” senza poi verificare la veridicità di quanto si va a mostrare, utilizzato in questo caso specifico. Anche perchè nell’audio del servizio di parlava esplicitamente, ed erroneamente, di “dipendenti”.