Protagonista dell’intervento il motopontone armato di scavatori Magnum, un mezzo più grande, in grado di “pescare” più a fondo della già nota Dragonda. Le operazioni, iniziate dall’imboccatura per poi risalire all’interno dell’asta fluviale, andranno avanti anche nei prossimi giorni, eseguendo quotidianamente quattro viaggi e quattro scarichi in mare.
A Bellaria il problema dell’insabbiamento del porto quest’anno è stato particolarmente sentito: le piogge numerose, infatti, hanno fatto scendere molta sabbia dal fiume Uso verso il mare. A risentirne maggiormente sono le barche di grandi dimensioni, costrette in alcuni casi a rinunciare a uscire in mare per via del rischio di danneggiare le eliche.
(nella foto Bove, il Magnum)