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Politica Valmarecchia

Valmarecchia. Marchioni: nessuna nuova risorsa

In foto: La parlamentare riminese del Pd Elisa Marchioni accusa il governo di aver fatto cadere gli emendamenti che assegnavano ai sette comuni nuove risorse. Ora arriveranno solo quelle ordinarie, già dovute.
La parlamentare riminese del Pd Elisa Marchioni accusa il governo di aver fatto cadere gli emendamenti che assegnavano ai sette comuni nuove risorse. Ora arriveranno solo quelle ordinarie, già dovute.
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sab 13 mar 2010 19:29 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo la Marchioni, la scelta del governo di chiedere la fiducia ha compromesso gli emendamenti sulla Valmarecchia presentati insieme al parlamentare della Lega Pini. Le risorse per il passaggio dei sette comuni ora sono più limitate e passeranno attraverso Regione Emilia-Romagna e Provincia di Rimini.

La nota stampa di Elisa Marchioni

Lavorare per i cittadini è reso sempre più arduo dall’inconsistenza e la litigiosità della maggioranza di Governo. Ne abbiamo avuto la riprova in Valmarecchia, col decreto per gli enti locali: gli emendamenti presentati a favore dei sette comuni, che ho firmato dapprima da sola e poi con l’on. Pini, sono decaduti perché sul decreto il Governo ha posto la fiducia. E il voto di fiducia è stato posto perché il Governo non si fida della propria maggioranza.
Il risultato ottenuto con il decreto si è così ridotto al solo riconoscimento del passaggio delle risorse che, invece che arrivare ai sette comuni tramite la Regione Marche e la Provincia di Pesaro, transiteranno tramite l’Emilia Romagna e la Provincia di Rimini. Parliamo, per chiarezza, delle sole risorse ordinarie, quantificate da Pini nell’ormai celebre milione di euro. Sono decadute invece la richiesta di aggiornare il patto di stabilità alle nuove dimensioni di territorio e abitanti, la richiesta di risorse per un piano straordinario di investimenti e la definizione della nuova pianta organica, per la quale sarà necessario attendere a questo punto una circolare ministeriale. Ora, è necessario ripartire da queste richieste, che mi impegno a riproporre appena possibile.
Mi permetto una riflessione: il decreto nel suo complesso è del tutto deludente, non fa crescere il federalismo, non riconosce ruoli e non semplifica il rapporto fra amministrazioni, opera tagli senza razionalizzare. Poteva essere l’occasione per un nuovo patto con gli enti locali, con un Governo al fianco in un momento in cui sono stati il presidio più vicino ai cittadini. Sono stati i comuni, le province e le regioni da soli ad ascoltare i bisogni e dare risposte rapide in questi durissimi diciotto mesi di crisi, a ridurre le rette di asili e servizi, e dare contributi per gli affitti e sostegno ai redditi e alle imprese.
Mi colpisce, infine, il tono della risposta dell’on. Pini al presidente Errani: comprendo che sia politicamente difficile prendersela con la propria maggioranza che ha causato questo ritardo. Ma il passaggio dei sette comuni, che sono fatti di persone, attività economiche, malati, scuole, strade, è certamente più complesso di un facile spot elettorale per la Lega. Il lieto fine del passaggio chiesto dai cittadini va costruito insieme e nella concretezza. E soprattutto richiede ancora un coerente impegno davvero di tutti, costante, leale, che travalica la contingenza delle campagna elettorale e del consenso del giorno.
Elisa Marchioni