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Una settimana per il pane artigianale promossa da Confartigianato

In foto: Nella Provincia di Rimini sono operativi oltre 100 forni, per un totale di mille gli addetti, ma il numero di aziende è in costante calo. Si producono mediamente 9.000 ql. di pane al mese, circa 110.000 all’anno.
Nella Provincia di Rimini sono operativi oltre 100 forni, per un totale di mille gli addetti, ma il numero di aziende è in costante calo. Si producono mediamente 9.000 ql. di pane al mese, circa 110.000 all’anno.
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ven 19 mar 2010 11:46 ~ ultimo agg. 00:00
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E pochi sanno che solo il 10% del prodotto venduto nella grande distribuzione è fresco e che meno del 3% dei supermercati ha forni dove si prepara artigianalmente il pane.
Lo ricorda la Confartigianato di Rimini nell’annunciare la settimana del pane artigianale, mirata a rilanciare il valore del prodotto fresco e di qualità.
Mercoledì 24 marzo i panettieri della Confartigianato proporranno ai clienti la manifestazione ‘Forninfesta’: per tutta la giornata all’interno dei forni saranno proposte degustazioni e informazioni sulle modalità della produzione artigianale del pane, le differenze fra quello fresco e quello surgelato e le differenti proprietà organolettiche.
Domenica 28 marzo in Piazza Tre Martiri a Rimini torna ‘Il Pane in Piazza’, con un laboratorio di produzione artigianale di pane e la degustazione di pane e prodotti da forno. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre alle tipologie di pane dedicate ai celiaci e a quanti non tollerano la presenza di glutine.
Ad aprire la settiman, domenica 21 marzo al Molo 22, alla Darsena di Rimini, si terrà l’annuale assemblea degli oltre 60 panifici artigianali associati. Saranno presenti il Vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci e l’Assessore alle Attività Produttive della Provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad.

Il Decreto previsto dall’art. 4 dalla Legge n. 248 del 2006 – Legge di Conversione del “Decreto Bersani” – non è stato emanato, ricorda la Confartigianato. In esso si doveva consentire ai consumatori di distinguere in etichetta il pane prodotto secondo un processo di produzione continuo, privo d’interruzioni finalizzate al congelamento, alla surgelazione, da porre in vendita entro un termine breve, con la dicitura di «pane fresco», ed invece prevedere la dicitura «pane conservato» per il pane non fresco con l’indicazione dello stato o del metodo di conservazione utilizzato, delle specifiche modalità di confezionamento e di vendita, nonché delle eventuali modalità di conservazione e di consumo.
www.confartigianato.rn.it

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